Famiglia

Sposarsi conviene. Lo dice il New York Times

Sorprendente elogio liberal del matrimonio, che garantisce un futuro migliore. Ma negli Usa sta diventando roba da ricchi

di Redazione

Quante classi sociali ci sono negli Usa? Decine, verrebbe da dire. Solo due, risponde il New York Times in un ampio servizio dedicato a "quel sì che divide le due classi americane". Il sì dell'articolo è – sorprendentemente per un giornale liberal come il NYT – quello del matrimonio (etero) e quindi della famiglia tradizionale. La tesi è infatti questa: le persone sposate, che mettono su famiglia e vivono stabilmente insieme, magari con due stipendi, sono quelle che hanno la maggiore probabilità di resistere alla crisi economica, di fare strada nella vita e, quel che più importa, garantire un futuro ai propri figli.

"I sorprendenti mutamenti della struttura famigliare", argomenta il NYT, "hanno incrementato le differenze di ceto e posto nuovi limiti alla mobilità sociale. Gli americani laureati generalmente si sposano tra loro, unendo le loro forze intellettuali e di reddito. Gli altri, meno istruiti, che hanno interrotto gli studi prima di arrivare alla laurea, sono quelli che si sposano di meno, e spesso crescono i figli da soli (cioè da sole), con un solo stipendio". Eh già, perché – nota sempre il quotidiano – negli Usa sono i ricchi a sposarsi di più, mentre i poveri convivono o hanno relazioni meno stabili.

"Le stime possono variare", continua l'articolo, "ma i cambiamenti che hanno interessato il matrimonio, di segno opposto rispetto ai cambiamenti di salari, pesano per il 40% sulla crescita delle diseguaglianze sociali. Oltre a essere un paese diviso tra ricchissimi e poverissimi, gli Stati Uniti stanno diventando un paese diviso tra quelli-con-famiglia e quelli-senza-famiglia, laddove il matrimonio si caratterizza sempre più come un appannaggio delle classi più fortunate.
I numeri della Johns Hopkins University  e del think tank Child Trends parlano da soli: circa il 41% dei bambini negli Usa oggi nasce fuori dal matrimonio (erano il 24% trent'anni fa), ma solo il 10% delle donne laureate fa un figlio senza essere sposata, contro il 60% delle mamme solo diplomate.


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