Volontariato

Sport: terminati i mondiali antirazzisti

Hanno partecipato 168 squadre, in palio 9 coppe. Oltre 4000 i partecipanti

di Redazione

Nove coppe speciali, assegnate per gli episodi piu’ significativi, e la vittoria sul campo dell’ Associazione Araba Novellara hanno concluso i Mondiali Antirazzisti di calcio, manifestazione che per il settimo anno ha mescolato sport e spettacolo di piazza a Montecchio, nel reggiano. Organizzata da Progetto Ultra’-Uisp e da Istoreco, l’ Istituto storico della Resistenza di Reggio Emilia, l’ edizione 2003 dei Mondiali Antirazzisti ha visto un aumento della partecipazione in termini di squadre (168 rispetto alle 120 dell’ anno scorso), di squadre miste femminili-maschili (ben 72) e soprattutto di partecipanti: sono state superate le 4.000 presenze. Per cinque giorni la ‘Piazza Antirazzista’ e’ diventata luogo di incontro e di dibattito e ha proposto tra l’ altro testimonianze partigiane, il primo festival di poesie ultra’ e dibattiti spontanei sul mondo del tifo oggi, mentre un corteo che si e’ creato dietro lo spettacolo itinerante dell’ Accademia dei remoti ha visto sfilare fianco a fianco anche squadre nemiche e divise nella fede calcistica, ma unite contro il razzismo. Applaudito, poi, il film degli ultra’ del Bologna ‘Quanti siamo quelli che siamo’, che ha incontrato grande interesse pure da parte degli ospiti stranieri, grazie ai sottotitoli in inglese. Le coppe speciali, ideate con lo scopo di cementare l’ amicizia tra i presenti, hanno avuto le motivazioni piu’ varie. Ai tedeschi del Roter Stern Leipzig e’ andata la coppa ‘Mondiali Antirazzisti 2003′ perche’ prima dell’ evento reggiano hanno organizzato incontri e dibattiti di preparazione alla manifestazione e sul tema dell’ antirazzismo negli stadi; inoltre hanno portato due squadre miste con una forte componente femminile e tutti i giorni – sottolineano gli organizzatori – hanno aiutato nella pulizia dell’ Arena concerti. La Coppa Fairplay, attribuita in base alle segnalazioni delle squadre avversarie incontrate durante il torneo, e’ andata all’ Antifa Action Berlino, mentre la Coppa Chilometri e’ stata assegnata alla Wiara Lecha, che e’ arrivata in pullman da Slubice, in Polonia. La Coppa per la migliore squadra femminile e’ andata alle tedesche della Paulchens Panther, quella per la migliore squadra mista a Bologna Antirazzista, per aver fatto giocare ragazze e ragazzi di molte razze differenti, la Coppa ultra’ e’ stata assegnata alle Brigate Nere Azzurre Atalanta, ”per il caldissimo tifo espresso durante tutta la manifestazione”. Alle quattro squadre del Furd di Sheffield, in Gran Bretagna, e’ andata la Coppa Fedelissimi, perche’ dalla prima edizione sono sempre stati presenti, portando rappresentative di migranti somali, pakistani, bengalesi e squadre miste; alle Brigate gialloblu’ Modena e’ stata attribuita la Coppa Amici, perche’ ogni sera hanno organizzato grigliate alle quali hanno invitato tutte le squadre partecipanti. Infine, la ‘Coppa Invisibili’ e’ stata simbolicamente dedicata a tutte le squadre che non sono riuscite ad arrivare a Montecchio ”a causa degli impedimenti delle Ambasciate italiane” (Nigeria, Ghana, Macedonia, Bosnia Erzegovina) o di ”gravi lutti che hanno colpito le comunita”’ (la Comunita’ cinese di Reggio Emilia, in cui militava uno dei due giovanissimi uccisi a coltellate in pizzeria da un gruppo di connazionali la sera del 4 luglio, e la M21 di Treviso). Sul campo, infine, l’ Associazione Araba Novellara ha battuto in classifica i Banana Republic, squadra locale di Montecchio, e i ‘Dem Ball is egal wer ihn tritt’, squadra di supporter tedeschi dello Schalke 04. Proprio il rappresentante della Comunita’ araba di Novellara, ritirando il premio per il primo posto conquistato al termine delle gare, ha riassunto lo spirito dell’ iniziativa: ”La discriminazione, il razzismo e l’ emarginazione – ha detto – si battono attraverso l’ incontro e lo scambio, la conoscenza, la contaminazione e l’ impegno concreto contro le intolleranze. La vera vittoria e’ essere tutti quanti insieme”.


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