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Sport: pubblicato il “Codice Media e Sport”

Tutti i protagonisti dell'informazione sportiva, alla vigilia della ripresa del campionato di calcio, dicono il loro fermo NO alla violenza negli stadi

di Redazione

E’ stato firmato, presso il Ministero delle Comunicazioni, il “Codice Media e Sport” per l’autoregolamentazione dell’informazione sportiva.
Il Codice è stato sottoscritto da tutte le associazioni degli editori radiotelevisivi (Aeranti-Corallo, Alpi, Cnt, Conna, Frt, Rea, Rna) ed inoltre da Europa Tv, Prima Tv, Rai, Rti, Sky, Telecom Italia Media, Ordine dei giornalisti, Federazione nazionale della stampa italiana, Unione stampa sportiva italiana, Federazione italiana editori di giornali.
Con questo “Codice Media e Sport” tutti i protagonisti dell’informazione sportiva, alla vigilia della ripresa del campionato di calcio, dicono il loro fermo NO alla violenza negli stadi, consapevoli del contributo che i mezzi di comunicazione di massa – da quelli tradizionali ai nuovi media – possono fornire per condannare nei confronti della pubblica opinione la violenza legata agli eventi sportivi, in particolare quelli calcistici.
Il Codice detta una serie di prescrizioni, in particolare nella conduzione delle trasmissioni radiofoniche e televisive dove, ad esempio, in caso di violazione delle disposizioni del Codice stesso, il conduttore dissocia con immediatezza l’emittente e il fornitore di contenuti dall’accaduto e ricorre ai mezzi necessari – fino alla eventuale disposizione di una pausa della trasmissione, o la sospensione di un collegamento, o l’allontanamento del responsabile – per ricondurre il programma entro i binari della correttezza.
Nel caso di trasmissioni registrate, le emittenti e i fornitori di contenuti si impegnano a procedere al preventivo controllo del contenuto delle stesse, escludendo dalla messa in onda episodi che costituiscano violazioni del “Codice Media e Sport”.
Inoltre le emittenti e i fornitori di contenuti si riservano di valutare l’idoneità dei soggetti che si sono resi responsabili di violazioni alle disposizioni del Codice a partecipare ulteriormente a trasmissioni di informazione o di approfondimento sportivo, tenuto conto della gravità e delle eventuali reiterazioni della violazione.
Con particolare attenzione nei confronti dei giovani e dei minori e quale contributo alla loro crescita culturale, civile e sociale, il Codice prevede che le parti si impegnino a diffondere i valori positivi dello sport e lo spirito di lealtà connesso a tali valori negli specifici contenitori degli avvenimenti sportivi, anche mediante campagne formative concordate e attuate con le istituzioni nazionali e locali.
A carico dei soggetti inadempienti, il “Codice Media e Sport” prevede infine l’applicazione delle sanzioni specificate dall’articolo 35 del Testo Unico della Radiotelevisione.
il testo su www.governo.it

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