Cultura

Sport, fra gli amatori è emergenza doping

Lo denuncia l'Assofarm (Federazione delle aziende e servizi socio-farmaceutici). Allarme rosso nelle palestre e fra i bodybuilders

di Stefano Arduini

Il doping, ossia il ricorso sistematico a sostanze chimiche in grado di aumentare il rendimento atletico e di permettere performance di rilievo, non riguarda solo lo sport professionistico, ma coinvolge giovani da 14 a 18 anni ed adulti (40-50 anni) amatoriali: un fenomeno insomma di massa ad elevati rischi per la salute. A lanciare l’allarme e’ stata l’Assofarm (Federazione delle aziende e servizi socio-farmaceutici) che ha presentato oggi in una conferenza stampa ‘Sport e Doping’ un opuscolo che arrivera’ nelle 1350 farmacie associate. “E’ necessaria per contrastare il fenomeno un’informazione capillare e diffusa sul territorio – ha spiegato il presidente di Assofarm, Venanzio Gizzi – E per questo abbiamo ideato l’opuscolo e stampate 400 mila copie”. Il doping non riguarda dunque solo lo sport professionistico (nel 2004 sono stati monitorati 1474 atleti e 42 sono risultati positivi contro i 740 esami ed i 20 ‘pizzicati’ del 2003) ma anche dilettantismo ed attivita’ amatoriali, soprattutto palestre e body-builders. “Il fatto piu’ grave e preoccupante – ha precisato Gizzi – e’ che il doping e’ arrivato a coinvolgere categorie giovanili o amatoriali”. Da una ricerca svolta a Milano tra un centinaio di giovani tra i 16 ed i 24 anni, il 5,5% ha dichiarato di assumere sostanze dopanti. “Una percentuale ragguardevole”, ha osservato Gizzi. E, per inciso, nel 2004 sono state sequestrate ben 988.995 confezioni di farmaci contro le 8.954 del 2003 e le 26.637 del 2000. Ma quali sono le sostanze dopanti? Nell’opuscolo si citano gli stimolanti, come le amfetamine (cocaina, efedrina) impiegate contro l’obesita’ ma pericolose per il sistema cardiovascolare; gli anabolizzanti; l’ormone della crescita; l’eritropoietina (Epo); gli integratori alimentari; l’insulina. “Assumere farmaci – e’ il consiglio di Assofarm rivolto soprattutto ai piu’ giovani – in assenza di una patologia accertata e’ molto pericoloso”. Accade poi che ai farmaci vengano attribuite funzioni che nulla hanno a che fare con la salute. “A cio’ contribuisce la convinzione che i farmaci – recita l’opuscolo – siano equiparabili ad un qualsiasi bene di consumo e che esista una soluzione chimica per tutti i problemi: una pillola per superare le difficolta’ della vita, una per dimagrire, una per combattere l’impotenza, una per diventare piu’ forti e correre piu’ veloci”.


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