Non profit

Sport di base: investi uno risparmi quattro

Massimo Achini, nel suo blog “Palla al centro”, dimostra numeri alla mano come spendere nello sport sia un vero e proprio investimento

di Redazione

Finalmente ci siamo. Abbiamo i numeri e le prove scientifiche. Di che cosa ? Di un ragionamento semplice, da prima elementare, che però spesso tanti non comprendono.
Quante volte abbiamo detto che utilizzare soldi nello sport non significa spendere, ma investire?  Quante volte abbiamo detto che lo sport é uno straordinario strumento di prevenzione della salute e che un euro speso oggi ne fa risparmiare altri domani in termini di spesa sanitaria? Quante volte abbiamo “detto e ridetto” queste cose alle istituzioni, con la sensazione di non essere compresi sino in fondo?  Le risposte spesso erano sempre le stesse :” Sì, certo. É vero… Lo sport é davvero importante…” Ma poi , all’atto pratico, non viene mai tenuto nella giusta considerazione ( soprattutto a livello locale).

Bene, oggi fortunatamente possiamo far parlare i numeri. Nel Libro Bianco presentato dal Coni in collaborazione con l’Università Bocconi di Milano e La Sapienza di Roma non ci sono ipotesi o ragionamenti ma documentazione scientifica. Considerando il numero di italiani che pratica attività motoria (e siamo ancora un Paese ad alto tasso di sedentarietà) ogni anno grazie allo sport  si evitano 52 mila malattie gravi e 22 morti. Il tutto fa risparmiare allo stato 1,0005 00miliardi di euro di spesa sanitaria diretta. Mentre é stimato in 32 miliardi di euro il risparmio di ” valore vita” ( si tratta della monetizzazione della mancata produttività causata dalle morti per malattie).Dati che parlano da soli. Meglio che urlano da soli. Soprattutto se incrociati con altri dati…

Continua a leggere sul blog Palla al Centro

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.