Volontariato

Sport: Angelo D’Arrigo vola ancora

Molte iniziative in onore del pilota di deltaplano scomparso nel 2006

di Gabriella Meroni

Angelo D’Arrigo volerà ancora il prossimo 2 dicembre, sulle ali della musica e dell’arte, nelle sale del Castello del Carafa di Santa Severina, durante la manifestazione “La Stanza del Sogno”. Ed ha volato ancora, questa volta dietro le sbarre del carcere minorile Bicocca a Catania, con la proiezione di un video sulle sue imprese.

“La Stanza del Sogno” è un progetto multimediale ideto da Elviro Langella in onore del pilota di deltaplano scomparso nel 2006, organizzato dall’assessorato alla cultura di Giardini Naxos (Messina) ed il comune di Santa Severina (Crotone) nell’ambito del programma di scambi culturali tra Sicilia e Calabria. Si ispira alle straordinarie opere della pittrice e sorella di Angelo, Giusy d’Arrigo, a lui tanto legata da dedicargli un’appassionante mostra itinerante che ha toccato Buenos Aires, New York, Roma, Milano e Los Angeles.

La manifestazione offre al pubblico un concerto del maestro Giuseppe Gullotta con musiche di Beethoven, Strawinsky e Mussorgsky. La Compagnia Theatron reciterà alcuni brani tratti da “In volo sopra il mondo”, libro di D’Arrigo. Seguirà la presentazione dell’ultimo libro di Giovanni Minoli, direttore di Rai Educational. Quello del penitenziario di Bicocca è stato il primo di una serie di incontri che la fondazione Angelo D’Arrigo organizzerà per far conoscere nelle carceri la figura del pilota catanese, detentore di svariati primati mondiali di volo in deltaplano; per sua moglie, Laura Mancuso, presidente della fondazione, “Un messaggio di libertà e un modello per questi ragazzi”. Per Candido Cannavò, direttore della Gazzetta dello Sport, intervenuto all’incontro, D’Arrigo “è una figura straordinaria. Un grande uomo di sport e di scienza, una personalità eccezionale da valorizzare in tutto e per tutto”.

Nei prossimi mesi seguiranno altri tre incontri per rivivere le imprese di
un uomo che visse “ad ali spiegate”.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.