Famiglia

SPORT. A Bologna partono i Mondiali Antirazzisti

Seimila partecipanti da trenta diversi Paesi prenderanno parte alla XII edizione della rassegna sportiva

di Redazione

Una festa multiculturale di sport, colori e musica. Calcio e non solo per dire no alle discriminazioni, al sessismo e all’omofobia. Questo sarà la XII edizione dei Mondiali antirazzisti. Seimila giovani provenienti da tutto il mondo si ritroveranno da mercoledi 8 a domenica 12 luglio a Casalecchio di Reno, comune alle porte di Bologna. Verranno allestiti 17 campi di calcio nel Centro sportivo Salvador Allende, alle porte della città, e parteciperanno 204 squadre con rappresentanze dai cinque Continenti. L’Europa schiererà giocatori di trenta diversi Paesi. La squadra che farà più chilometri sarà quella di Belem: i brasiliani, quando non scenderanno in campo, terranno un workshop sulle danze popolari del Parà e sveleranno a tutti i segreti per costruire i carri di carnevale. Ci saranno anche i «Liberi Nantes», squadra romana di rifugiati politici provenienti tutti i Paesi del mondo, e gli Psicoradio, bolognesi «Matti per il calcio». Ad orgaizzare il tutto sono Progetto Ultrà e Uisp in collaborazione con Istoreco e Rete Fare, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Provincia e del Comune di Bologna, del Comune di Casalecchio di Reno.
Dopo un primo giorno di accoglienza e ambientamento per tutte le squadre, il fischio d’inizio «ufficiale» verrà dato alle ore 15 di giovedi 9 luglio con la stretta di mano tra tutti i partecipanti sul campo centrale:  un “quarto tempo” che si prevede molto partecipato e spontaneo. Nel pomeriggio del 12 luglio sono previste le finali e verranno assegnate le 12 Coppe del torneo. Non ci sarà una ma tante classifiche: si premia chi ha avuto l’atteggiamento più corretto, chi ha preso più gol, chi viene da più lontano. I valori dello sportpertutti vivranno in un grande progetto internazionale di amicizia, multiculturalità, inclusione. E soprattutto l’impegno di tutti perchè il nemico comune da sconfiggere è il razzismo.
Nei giorni dei Mondiali Antirazzisti è prevista un’esperienza di scambio con il Minorile di Bologna «Pratello»: una rappresentativa di ragazzi e di operatori partecipa al torneo e una rappresentativa dei Mondiali si recherà nell’istituto per una partita dimostrativa.
Al centro della Festa, come tradizione, ci sarà un megatorneo di calcio, con regole un pò speciali per non lasciare fuori nessuno: si gioca tutti in partite di mezz’ora, con squadre composte da ragazze e ragazzi in rappresentanza di comunità di migranti, gruppi di tifosi, associazioni sportive e antirazziste.  Nei Mondiali antirazzisti lo sport, e il calcio in particolare, assume i contenuti e i colori della multiculturalità, dell’amicizia, dell’espressione fatta di movimento, musica, creatività artistica, teatro, spettacoli.
Tra i vari dibattiti segnaliamo quello «Verso Sudafrica 2010»  dal quale verrà lanciata una campagna di sensibilizzazione su quello che è stato l’aparthaid e una campagna contro lo sfruttamento sessuale dei minori che avviene in occasione dei grandi eventi.

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