Sostenibilità
Spiagge pulite, 130 mila volontari al lavoro
Ieri e oggi l'iniziativa di Legambiente: allarme catrame e Cotton-fioc
di Redazione
Una partecipazione straordinaria di volontari, un cumulo di rifiuti ingombranti un po? meno abbondante, una vera e propria emergenza per catrame e cotton-fioc che invadono spiagge e fondali.
Ecco, in sintesi, i risultati dell?edizione 2002 di Spiagge e Fondali Puliti di Legambiente. Un?iniziativa che ha richiamato ieri e oggi numerosissimi volontari, bagnanti, pescatori, sub e famiglie in gita, sui litorali di tutta Italia ma anche intorno alle rive dei fiumi e dei laghi o anche ? con pinne e bombole – sui fondali delle aree marine protette.
Tra i dati positivi, la conferma del trend avviato negli ultimi anni, che vede diminuire gradualmente il numero e il volume dei rifiuti accumulati sui litorali durante l?inverno, e l?aumento della partecipazione in tutti i sensi: da parte dei volontari impegnati a ripristinare la qualità di spiagge e fondali (oltre 130mila), ma anche nel numero delle località che aderiscono all?iniziativa di pulizia straordinaria (250 in tutto il paese), organizzata, anche quest?anno, da Legambiente in collaborazione con COREPLA, (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio e il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica) e CIAL, (Consorzio Imballaggi in Alluminio). Due dei principali protagonisti della raccolta e del riciclo dei materiali usati nel nostro Paese.
“Il grande successo di partecipazione a questa iniziativa, non cancella purtroppo l?evidenza” ? ha dichiarato il direttore generale di Legambiente Francesco Ferrante, presente oggi sulla spiaggia di Capocotta a Roma ? “se diminuiscono i rottami abbandonati sulle spiagge isolate durante l?inverno, non accennano a sparire altri comportamenti scorretti. Il senso di questa giornata allora sta proprio nel ribadire la necessità di impegnarci tutti in un?operazione che deve diventare quotidiana e sistematica: raccogliere e smaltire tutti i rifiuti in maniera differenziata.
Ogni oggetto smaltito a caso infatti ci si ripresenterà inevitabilmente altrove. Lo dimostra in modo eclatante il micidiale cotton-fioc che, gettato con noncuranza nello scarico di qualche condominio cittadino, magari a migliaia di chilometri dalla spiaggia, ci accoglie invariabilmente ogni anno ? e per tantissimi anni ? in ogni porto, arenile o laguna”.
Gli obiettivi del 15% fissati dall?ormai famoso decreto Ronchi per la raccolta differenziata sono infatti ancora molto lontani nella maggior parte dei Comuni italiani, tuttavia qualche passo avanti per alcuni materiali fa ben sperare, in particolare per l?alluminio e la plastica. Secondo il Cial, infatti, circa il 40% dell?alluminio circolante è riciclato, mentre secondo le stime di Corepla, il recupero della plastica è ormai avviato in oltre 6mila comuni, pari all?80% del totale.
Ma a insozzare spiagge e scogli resiste anche un altro nemico storico del mare: il catrame.
Ben incollato su teli e costumi, questa nera presenza continua infatti ad accompagnare le vacanze dei bagnanti, inquinando i litorali e i fondali grazie all?intenso traffico di greggio nel Mediterraneo, che con circa 2mila mercantili circolanti e 350milioni di tonnellate di petrolio trasportato ogni anno (il 20% del traffico mondiale) fa registrare ben 38 milligrammi di catrame per metro cubo d?acqua.
“Una concentrazione – ha dichiarato Ferrante – tale da far vincere al Mare Nostrum, la poco onorevole palma del più contaminato da questa sostanza. Primato inevitabile visto che in esso si riversano ogni anno un milione di tonnellate di idrocarburi”.
Anche il bottino recuperato sui fondali è risultato ricco e vario: nel Tirreno come in Adriatico non sono mancate batterie esauste e copertoni, uno scaldabagno e varie lavatrici, cucine a gas, reti e materassi, motorini, bombole del gas, lamiere, fusti per l?olio, tubi per ponteggi, bidoni per i rifiuti, pezzi di barche, sanitari, bottiglie di plastica e vetro, bicchieri e teloni di plastica, cordame e reti, pentole di ogni tipo.
Moltissime le iniziative, dal nord al sud della penisola, che hanno dato non poco da fare alle centinaia di migliaia di volontari accorsi ad aiutare i Circoli di Legambiente a recuperare ben 40 tonnellate di rifiuti, in prevalenza materiali plastici e vetro. Grande affluenza di volontari all?appuntamento romano di Capocotta, dove la pulizia delle bellissime dune ha coinvolto numerosi bagnanti: risultato? ” scaldabagni, alcuni materassi, qualche lavandino e poi gommapiuma, bottiglie e chi più ne ha più ne metta. Anche i più piccoli sono stati coinvolti, grazie ad un laboratorio creativo all?aria aperta per costruire giochi con materiale riciclato. Tra le varie iniziative in Campania, segnaliamo quella coordinata dall?osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente insieme alla Riserva di Punta Campanella, che ha visto numerosissimi volontari partecipare alle operazioni di pulizia delle Spiagge di Marina di Cassano – Piano di Sorrento, Tordigliano (Vico Equense) e di Remmese a Positano, mentre 50 sub hanno tirato a lucido i fondali dell?isolotto di Li Galli, dell?area di Porta, vicino alla spiaggia di Remmese, e quelli antistanti la scogliera di Fornillo.
In provincia di Grosseto, la ?ramazzata straordinaria? si è svolta sulla deliziosa spiaggia di Marina di Alberese nel Parco della Maremma dove, al termine delle operazioni, tutti i partecipanti sono stati rifocilati con i cibi vegetariani tipici della gastronomia toscana. Ad Acireale (Catania), l?appuntamento principale è stato presso la spiaggia di Santa Maria La Scala, dove oltre alla pulizia della scogliera e dei fondali antistanti, si è svolta la visita guidata alla pregiata macchia mediterranea. A Rovigo, la manifestazione inserita nella Settimana Europea dei Parchi, si è svolta presso una delle zone di maggior interesse naturalistico all?interno del Parco del Delta del Po, per puntare i riflettori sull?erosione delle coste e sull?inquinamento portato dai fiumi. Spiagge e fondali puliti, ma anche laboratori per bambini e gara di aquiloni, per i partecipanti all?iniziativa dedicata alla cura della vegetazione dunale della costiera abruzzese che ha riunito oggi moltissime persone a Casalbordino, presso la foce dell?Osento. L?iniziativa dedicata alla cura della spiaggia di Marina di Ravenna si è trasformata invece in una 48ore di festa: i volontari accorsi già da sabato mattina, hanno infatti dato vita ad una sorta di campeggio estivo con biciclettata, caccia al tesoro, giochi da spiaggia e festeggiamenti.
Come nelle scorse edizioni, Spiagge Pulite è coincisa con Clean-up the Mediterranean Sea,
l?iniziativa di volontariato internazionale per la pulizia degli ambienti costieri, che in questi giorni ha toccato tutte le sponde del Mediterraneo. I volontari di oltre 80 associazioni ambientaliste del bacino del Mediterraneo si sono dati appuntamento sulle coste d?Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Tunisia, Marocco, Israele, Croazia e Albania per ripulire le coste dai rifiuti abbandonati incautamente.
Tempi medi di degrado di rifiuti gettati in mare:
cotton-fioc, da 20 a 30 anni
bottiglie di vetro, 1000 anni
fazzolettino di carta, 3 mesi
polistirolo, 1000 anni
fiammifero, 6 mesi
bottiglie di plastica, mai completamente
mozzicone di sigaretta, da 1 a 5 anni
Gomma da masticare, 5 anni
buste di plastica, da 10 a 20 anni
Buccia di frutta, 1 mese
prodotti di nylon, da 30 a 40 anni
Torsolo di mela, a 3 mesi a 6 mesi
lattine di alluminio, 500 anni
Accendino di plastica, da 100 a 1.000 anni
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