Salute
Spese mediche detraibili anche senza ricetta
Nuovo chiarimento dell'Agenzia delle Entrate
di Redazione
Le spese sanitarie sono detraibili anche senza prescrizione medica. Lo ha chiarito il 1 giugno una circolare dell’Agenzia delle Entrate, chiarendo che «possono essere ammesse alla detrazione d’imposta di cui all’articolo 15, comma 1, lettera c), del TUIR le spese sostenute per le prestazioni sanitarie rese alla persona dalle figure professionali elencate nel decreto ministeriale 29 marzo 2001, anche senza una specifica prescrizione medica».
A sollecitare questo intervento erano state alcune associazioni di operatori rientranti nelle “professioni sanitarie riabilitative”, che avevano protestato contro la circolare del 1° luglio 2010, che al contrario, secondo prassi consolidata, definiva detraibili le spese mediche «purché prescritte da un medico».
Ora invece il Ministero ha fatto presente che «l’evoluzione delle professioni sanitarie ha portato ad una progressiva autonomia ed assunzione di responsabilità dirette dei professionisti e che la natura sanitaria di una prestazione non può essere definita sulla base del fatto che la stessa sia erogata a seguito di una prescrizione medica. Per questo motivo il decreto del Ministro della salute di concerto con il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 17 maggio 2002 non prevede più l’obbligo della prescrizione medica ai fini dell’esenzione dall’imposta sul valore aggiunto. […] Ai fini della detrazione, dal documento di certificazione del corrispettivo rilasciato dal professionista sanitario dovranno però risultare la relativa figura professionale e la descrizione della prestazione sanitaria resa».
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