Volontariato

Spesa supermarket aiuta ricerca vs malattie rare

L'idea è convincere le principali aziende italiane ad apporre sui propri prodotti il disegno d'un puntino luminoso ''nell'oscurità delle malattie rare''

di Paolo Manzo

Riempire il carrello al supermarket sapendo che una piccola parte di ciò che si spende aiuterà la ricerca sulle malattie rare. Quel gruppo di patologie cosiddette ‘orfane’, perché non così diffuse da ‘solleticare’ gli interessi dell’industria farmaceutica.

L’idea, ha spiegato oggi in un incontro a Milano Giuseppe Liberto, direttore della rivista ‘Spazio Manager’, Omd editore, è quella di convincere le principali aziende italiane, proprietarie dei marchi più diffusi nella grande distribuzione – ad apporre sui propri prodotti una sorta di ‘bollino’, il disegno di un puntino luminoso ”nell’oscurità delle malattie rare”.

Il progetto si chiama O.D.R. (Orphan Drug Research) ed ”è ancora in fase embrionale”, ha precisato Liberto. Ma il farmacologo Silvio Garattini lo ha già ‘benedetto’, e l’istituto da lui diretto, il Mario Negri di Milano, sarà l’ente morale dell’intera iniziativa.

”Abbiamo già iniziato a prendere contatto con le aziende che ci interessano – ha proseguito il direttore – e vogliamo chiarire che si tratta di devolvere alla ricerca un minuscolo ‘quid’ del prezzo dei prodotti”.

Giusto ”per sensibilizzare gli italiani, con un vantaggio che alla lunga potrebbe risultare determinante” per i bambini colpiti e le famiglie”.

Malattie davvero ‘ sfortunate’, come anche le associazioni di pazienti ”sono tra le più derelitte in assoluto: nessuno se ne occupa e nessuno le aiuta”.

Ecco perché poi ”assistiamo a casi come quello di Parma, del padre che si è gettato dalla finestra trascinando con sé il figlio malato”. Ma ”sono fermamente convinto – ha concluso Liberto – che se fossimo riusciti a infondergli un po’ di speranza quel padre ci avrebbe pensato due volte prima di agire”.

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