Formazione

SPèS, così il Politecnico studia gli oratori

SPèS, ovvero Sport è Società, è il Progetto di ricerca premiato da Polisocial Award nel 2019. A tema la rigenerazione sociale, promozione della salute e inclusione urbana, attraverso la riattivazione del sistema delle infrastrutture sportive degli oratori milanesi.

di Francesca Daprà

Sport è Società. Questo il motto di uno dei progetti premiati dal Polisocial Award 2019, contest del Politecnico di Milano giunto alla sesta edizione (la settima è attualmente in corso) per finanziare progetti di ricerca interdipartimentali ad alto impatto sociale. L’edizione 2019 ha per tema il rapporto tra sport e inclusione sociale, inteso nella sua più ampia dimensione: tecnologica, sociale e urbana.

Il progetto SPèS propone un approccio trasversale alle tematiche definite dal bando, con una proposta specifica e innovativa, andando oltre le logiche “di tendenza” e immaginando l’oratorio come possibile fulcro di rigenerazione urbana, promozione della salute e inclusione sociale. Gli oratori milanesi e le loro strutture sportive sono il focus del progetto: luoghi tradizionalmente di forte inclusione, diffusi in modo capillare all’interno del tessuto consolidato della città, che hanno saputo rispondere, nel corso della storia, ai bisogni della società, con una particolare attenzione all’educazione attraverso l’attività fisica e sportiva delle giovani generazioni. La loro intrinseca apertura a una popolazione urbana senza etichetta, favorita dalla pratica sportiva, di per sé “inclusiva”, costituisce ancor oggi un bacino di inclusione e integrazione sociale all’interno dei quartieri della città multigenerazionale, multiculturale e multietnica.

Il patrimonio delle strutture oratoriali, inoltre, sovente sottoconsiderato e sottoutilizzato – si pensi che la maggior parte delle strutture sportive vengono utilizzate solamente in alcune fasce orarie e giorni della settimana – costituisce all’interno della città contemporanea e della sua rete di servizi sportivi di quartiere un potenziale urbano di alto valore. Il progetto di ricerca, avviato nel mese di Marzo 2020, intende riscoprire il valore di tali luoghi, che anche in questo momento di ripartenza hanno mostrato forti capacità di incidere sul panorama dei servizi milanesi, offrendo spazi e attività per bambini, giovani e famiglie.

L’ottica multigenerazionale, inclusiva e di educazione alla salute alla base del progetto, incontra esigenze sempre più evidenti nella città contemporanea, con particolare riferimento al contesto milanese: la crescente domanda di luoghi per lo sport e l’attività fisica in ambito urbano e di quartiere, l’importanza di valorizzare anzitutto il patrimonio costruito, il rinnovato bisogno di luoghi di socializzazione e inclusione sociale.

In prima battuta, uno stretto dialogo con i partner istituzionali di progetto (CSI, FOM, Comune di Milano, DG Welfare Regione Lombardia e ATS Milano) permetterà alla ricerca di mostrare la potenzialità di tali luoghi attraverso dati e mappature sinora mai elaborate, che metteranno in relazione gli oratori alla rete dei servizi milanesi di carattere sportivo e ai dati di salute della città. Una seconda fase, poi, prenderà in esame alcuni Casi Pilota nella città di Milano al fine di sperimentare uno strumento innovativo per la definizione di nuovi modelli di governance dei luoghi – pubblici o privati – preposti all’attività sportiva di base, in un’ottica di sussidiarietà dei servizi urbani di interesse collettivo.

Un’operazione, quella proposta dal progetto, che non solo getterà le basi per una conoscenza scientifica di un patrimonio di tale portata ad oggi sostanzialmente non analizzato, bensì favorirà anche l’avvio di processi di riqualificazione, riappropriazione, ri-attivazione e innovazione sociale all’interno dei quartieri, proponendo l’estensione dell’offerta sportiva delle strutture oratoriali e implementando spazi destinati ad attività sportive diffuse ed emergenti, in un’ottica trans-generazionale di promozione dell’educazione e dell’attività fisica, di accessibilità, di flessibilità e innovazione digitale.

*Architetto e Dottore di Ricerca in Tecnologia dell'Architettura, Dipartimento ABC, Politecnico di Milano

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