“Non solo devi dirmi come usi i soldi, ma se quello che mi dici non mi piace, me li devi restituire”. Questo, in sintesi, il messaggio che trapela dal dpcm 2008 così come l?abbiamo conosciuto attraverso indiscrezioni a martedì 11 (cioè al momento della chiusura di questo numero). Un messaggio davvero grave quello che, fosse confermata l?indiscrezione, viene lanciato dal ministero dell?Economia, che dimentica che quei soldi sono dei cittadini italiani, che li hanno liberamente destinati. È giusto certamente che le onlus diano conto dell?utilizzo di quei fondi. Ma ai cittadini, non allo Stato. Ed è un puro arbitrio che lo Stato decida – su quali basi, poi? e con quali criteri? – della qualità della rendicontazione al punto da bocciarla e da punire la onlus ?cattiva? con la sottrazione del contributo. Ovvero, con lo scippo legalizzato dei soldi dei contribuenti.
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