Cultura

Special Olympics: chiusi i giochi nazionali invernali

A Merano (Bolzano) sono stati più di 200 gli atleti in gara

di Carmen Morrone

I XVI GIOCHI NAZIONALI INVERNALI Special Olympicsla manifestazione sciistica per Atleti con disabilità intellettive si sono svolti sotto l?Alto Patronato del Presidente della Repubblicae con il Patrocinio del Senato della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri,del Ministero della Difesa, del Ministero per le Pari Opportunità e del Comune di Merano.

Sono stati oltre 200 gli Atleti che in questi giorni hanno gareggiato sulle piste di Merano 2000. Herbert Alber, Coordinatore del Comitato Organizzatore Locale e Tecnico Nazionale di sci alpino, si e´ detto molto soddisfatto per la manifestazione. ?La collaborazione preziosa fra i componenti del Comitato e del Pres idente, Günter Januth, ha permesso di realizzare un bellissimo evento? afferma Alber ?Siamo soddisfatti dei risultati sia sulle piste che nelle attivita´ collaterali, della festa, ma soprattutto della partecipazione attiva e coinvolta delle Istituzioni. Questo evento e´importante per il futuro sia dal punto di vista sportivo che per le attivita´ricreative delle persone con disabilita´ intellettive. Special Olympics con la sua filosofia e´ entrata nel cuore di tutti, e abbiamo potuto mostrare i benefici dello sport adattato agli Atleti, che hanno saputo far vedere cosa sono capaci di fare!?. Antonella Marziali, Tecnico Nazionale per il fondo, ha espresso la sua valutazione sui Giochi ?Un dato positivo e´ la presenza di molti nuovi Team, che hanno partecipato anche con Atleti con un buon livello di abilita´. Con il passare degli anni sta crescendo una maggiore consapevolezza sul valore educativo dello sport? e aggiunge ?Per quanto riguarda il fondo, e´ una disciplina sportiva molto completa dal punto di vista tecnico, e la sua accessibilita´si accompagna a una grande efficacia perche´ richiede l´elaborazione di situazioni sempre variabili. Inoltre per gli Atleti trovarsi da soli in pista, ad esempio insieme ai Volontari, valorizza le capacita´ di autonomia e di relazione. Queste componenti fanno si´che possano davvero crescere, a conferma della validita´ dello sport come mezzo per favorire l´integrazione delle persone con disabilita´?.E´ d´accordo Gianfranco Bolletta, Tecnico Nazionale per le racchette da neve. Da non confondere con le ciaspole, ricorda Bolletta, che sono la loro ?culla storica?, utilizzate anche come strumento di lavoro per trasportare a monte o a valle il necessario per la vita invernale. ?Questa attrezzatura,? dice il tecnico quo;permette senza sforzi un approccio a uno sport che si svolge all´aria aperta, senza una richiesta motoria particolare. Per la disabilita´ intellettiva e´una disciplina bivalente, che puo´ essere propedeutica ad altri sport e di sviluppo di abilita´, come passaggio ad altre discipline invernali, nonche´per acquistare fiducia nell´ambiente montano. Caratteristica di Special Olympics e´proprio l´ampia scelta, anche per raggiungere tutti i livelli di abilita´, anche i piu´ gravi?.Franca Cadoni, mamma dell´Atleta Roberto, racconta ?E´stato molto bello, e mio figlio e´ sereno. Lo sport aiuta a imparare a confrontarsi con se stessi e con gli altri, e negli eventi Special Olympics troviamo vecchi e nuovi amici, con cui condividere interessi comuni e soprattutto la gioia di vedere i nostri figli esultare, baciare le medaglie, chiedere di essere fotografati?. Roberto Cadoni, del Team Asad Biella, ha 26 anni e ha vinto due medaglie d´oro, nei 50 e nei 100 m fondo. Amalia Milo, del Team Rosa Blu Vercelli, ha vinto 2 medaglie d´argento, nello Speciale e nel Gigante ?Voglio vincere nella vita. E con grinta? dice questa Atleta speciale ?ma il mio sogno e´quello di scendere in pista con gli sci uniti, perche´ per adesso scendo ancora a spazzaneve.? Atleta eclettica, come tanti in Special Olympics, ha vinto anche i nazionali di tennis a Roma lo scorso luglio. ?E´un´esperienza bellissima? racconta Myriam, di Naturno, una fra i tantissimi volontari che hanno supportato le attivita´in questi giorni ?Gli Atleti arrivano e ti danno un bacino, e trasmettono grande gioia ed entusiasmo!?.

E con le premiazioni si conclude questa edizione dei Giochi, che hanno rappresentato un momento fondamentale anche per la delegazione di 33 Atleti che partira´ a febbraio per i Giochi Mondiali Invernali Special Olympics, in Giappone. Questo e´ il piu´ significatvio appuntamento di sport invernali rivolto ad Atleti con disabilita´intellettive e vedra´ la partecipazione di 2500 Atleti di 80 Paesi del Mondo.

Special Olympics è il più diffuso programma di attività sportive per persone con disabilità intellettive nel mondo. La sua mission è l?inserimento delle persone speciali attraverso lo sport, che fornisce benefici a lungo termine sulla salute, l?autostima e l?integrazione sociale.

Riconosciuto dal CIO (Comitato Olimpico Internazionale), propone e organizza allenamenti ed eventi rivolti a persone con disabilità intellettive di tutti i livelli di abilità. In Italia e; rappresentato da Special Olympics Italia, Associazione Benemerita del CONI.

Nel nostro Paese gli Atleti praticano con Special Olympics Italia basket, nuoto, atletica leggera, ginnastica, calcio, equitazione, bocce, tennis, tennistavolo, pallavolo unificata, judo, sci alpino, sci nordico, corsa con le racchette da neve, rowing, golf, bowling.

In Italia le persone con deficit intellettivo sono oltre un milione. Attraverso lo sport gli Atleti Special Olympics riescono a valorizzare le loro abilità, dimostrando a loro stessi e alla collettività di poter raggiungere importanti traguardi e riuscendo in tal modo a ottenere una piena accettazione da parte della società.

Fondato da Eunice Kennedy nel 1968, oggi il movimento coinvolge oltre un milione di Atleti in più di 150 Paesi. Gli Atleti speciali si allenano e gareggiano in 26 sport olimpici in occasione di manifestazioni loca li, nazionali e internazionali.

www.specialolympics.it

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