Economia
Spazio Aperto Servizi si racconta sul palcoscenico
Venerdì 7 giugno la cooperativa sociale si racconta al Teatro Parenti, portando in scena, nello spettacolo “Stropicciando la carta per sentirne il rumore”, le storie e le emozioni di 25 anni di attività nei diversi campi di intervento: housing, residenzialità ed emergenze sociali, semiresidenzialità e riabilitazione, minori e famiglie, educazione, coesione e domiciliarità
di Redazione
Come raccontare un quarto di secolo di attività in modo originale e coinvolgente? La cooperativa sociale Spazio Aperto Servizi ha scelto di farlo alzando il sipario sullo spettacolo “Stropicciando la carta per sentirne il rumore” con il quale, prendendo spunto dalle storie e dalle emozioni di operatori, coordinatori, volontari e beneficiari metterà in scena le sue attività.
Da 25 anni la cooperativa sociale Spazio Aperti Servizi, composta oggi da 500 soci, offre alla città metropolitana di Milano una rete di servizi socio-sanitari, assistenziali, educativi e di accoglienza abitativa dedicati ai bambini e ai ragazzi, alle famiglie, agli anziani, ai senza dimora, ai migranti e alle persone con disabilità. La visione che ispira l’operato della cooperativa è una metropoli abitata da una comunità competente e inclusiva, capace di interpretare le differenze e i cambiamenti come risorse e di cooperare con efficienza, ottenendo un miglioramento della qualità della vita di ciascuna persona che la compone.
I suoi 669 lavoratori ogni anno accolgono e si prendono cura di oltre 33mila persone con percorsi altamente individualizzati nei servizi legati all’abitare, nei centri diurni, attraverso gli interventi a domicilio, il sostegno alle famiglie anche in situazioni di particolare fragilità e i progetti di coesione sociale.
Le aree di intervento in cui Spazio Aperto Servizi opera sono quattro: housing, residenzialità ed emergenze sociali (19.698 beneficiari diretti), semiresidenzialità e riabilitazione (409 beneficiari diretti), minori e famiglie (3628 beneficiari diretti), educazione, coesione e domiciliarità (9.371 beneficiari diretti).
Nel solo 2017 sono stati oltre 33mila i beneficiari diretti, con un valore della produzione pari a 15.328.518 euro. La cooperativa è interlocutore attivo di una rete istituzionale composta da 50 comuni, 27 istituzioni del territorio, 55 cooperative e consorzi, 60 associazioni e agenti territoriali.
Con “Stropicciando la carta per sentirne il rumore”, spettacolo a ingresso libero con prenotazione (info e prenotazioni: Aragorn 02 465 467 467 da lunedì a venerdì – ore 10/13 e 14/17) in programma venerdì 7 giugno alle ore 21 alla Sala Grande del Teatro Franco Parenti di Milano (via Piero Lombardo 14), Sas si racconterà in maniera poetica e ironica, prendendo spunto dalle storie e dalle emozioni di operatori, coordinatori, volontari e beneficiari per celebrare i primi 25 anni di attività.
L’attore Alessandro Bergallo (nella foto in apertura) affronterà sulla scena un corpo a corpo divertente e poetico per raccontare con ammirazione e, a tratti con sgomento, le fatiche del quotidiano di questo gruppo di pragmatici sognatori che ogni giorno mettono la propria professionalità e la propria immaginazione nei diversi servizi offerti da Spazio Aperto Servizi. Un susseguirsi dall'alba al tramonto di scene fantastiche e surreali nate però da esperienze di vita vissuta, in un gioco di rimandi tra palcoscenico e video interviste ai protagonisti reali delle storie.
Ideato dal regista Amedeo Romeo e dallo stesso Bergallo, lo spettacolo racconterà le sfide affrontate quotidianamente dai coordinatori delle case famiglie, dagli operatori impegnati in attività in carcere, dalle persone con disabilità che stanno sperimentando esperienze di vita autonoma, dai familiari e non solo.
Il risultato sarà un affresco vario e movimentato delle numerose attività della cooperativa, della sua storia e del suo profondo legame con Milano attraverso le voci di chi si impegna ogni giorno per offrire aiuto, assistenza e accoglienza a chi ne ha più bisogno, ma anche tramite quelle di chi ne beneficia.
Ad accompagnare il racconto ci sarà la musica di Federico Bagnasco, polistrumentista di strumenti ad arco e a pizzico; le interviste video sono state realizzate da Luca Riccio.
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