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Sparisce lo sconto sullIci, ma pochi ne avevano usufruito
Addio esenzione Ici. Nel pacchetto di provvedimenti approntato dal governo il 30 giugno e che lo stesso Romano Prodi ha familiarmente definito manovrina"
Addio esenzione Ici. Nel pacchetto di provvedimenti approntato dal governo il 30 giugno e che lo stesso Romano Prodi ha familiarmente definito ?manovrina?, viene infatti eliminato lo sconto sull?Ici (l?imposta comunale sugli immobili) che il governo Berlusconi aveva inserito nella Finanziaria 2006 a favore di onlus ed enti ecclesiastici (non solo della Chiesa cattolica, ma anche di altri culti).
Questa decisione da un lato salva l?Italia dal rischio di una procedura di infrazione comunitaria, dall?altra a ben guardare non cambia di molto la pratica.
Se, infatti, l?Unione europea stava valutando se considerare come un ipotetico aiuto di Stato l?esenzione del pagamento dell?Ici per gli immobili di proprietà di enti ecclesiastici o di onlus, nella pratica i Comuni avevano già trovato l?escamotage per non perdere gli introiti di questa tassa locale. «Quando uscì il provvedimento l?anno scorso, quasi tutti i Comuni, circa l?80%, adottarono dei provvedimenti per far sì che, in base ai regolamenti che avevano facoltà di realizzare, l?esenzione valesse solo se l?ente non profit non solo fosse il proprietario, ma anche l?utilizzatore dell?immobile», osserva Pino Curcio delle Acli. «Posso tranquillamente dire che il precedente provvedimento non ha in realtà prodotto grossi vantaggi, quindi l?ultima decisione non porterà veri svantaggi».
Se da parte delle Acli non si nasconde una posizione critica verso un?esenzione che era solo di facciata, dall?altra si osserva come la situazione sia ancora molto confusa. Al momento occorre attendere l?interpretazione dell?Agenzia delle Entrate per sapere se i contribuenti (onlus ed enti ecclesiastici) che non hanno pagato l?Ici a giugno avranno nuove modalità di pagamento.
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