Formazione

Spariranno i rappresentanti di classe?

L'A.Ge. Toscana lancia una petizione contro le modifiche in vista

di Redazione

Dalla scuola stanno per sparire i rappresentanti dei genitori. A lanciare l’allarme è l’A.Ge della Toscana, che ha lanciato una petizione affinché non sia abolita la figura del rappresentante di classe. Sotto accusa è la proposta di legge 953, che mette in forse la partecipazione dei genitori al governo della scuola. La proposta di legge “Norme per l’autogoverno delle istituzioni scolastiche statali”, che ha per prima firmataria Valentina Aprea, va a modificare il decreto 297 del 1994.

COME FUNZIONA OGGI. Il decreto ad oggi in vigore prevede l’obbligo per ogni scuola di eleggere alcuni rappresentanti dei genitori per ogni classe, in numero diverso per ogni ordine di scuola, che fanno parte a pieno titolo del consiglio di classe.

LA PROPOSTA. La proposta approvata dalla commissione cultura della Camera invece rimette tutto allo statuto, diverso per ciascuna scuola. Il testo infatti prevede semplicemente che «il Consiglio dei docenti […] ai fini dell’elaborazione del piano dell’offerta formativa, mantiene un collegamento costante con gli organi che esprimono le posizioni degli alunni, dei genitori e della comunità locale» e che «lo statuto disciplina la composizione, le modalità della necessaria partecipazione degli alunni e dei genitori alla definizione e raggiungimento degli obiettivi educativi di ogni singola classe».

Cessano pertanto di avere efficacia in ogni scuola, dice l’articolo 12, «le disposizioni di cui agli articoli da 12 a 15 e da 30 a 43 del citato decreto legislativo n. 297 del 1994». Articoli che scrivono nero su bianco il diritto dei genitori e degli alunni a riunirsi in assemblea nei locali stessi della scuola e regolamentano appunto le elezioni dei rappresentanti dei genitori.

I DUBBI.  «Ma uno statuto privo di effettivi controlli esterni può essere garante di legalità?», si chiede l’A.Ge. Toscana. «Abbiamo più di qualche dubbio, vista ad esempio la crescente frequenza con cui ci giungono segnalazioni di Consigli d’istituto che pretendono di ‘sfiduciare’ i consiglieri ritenuti scomodi e farli decadere. Se questo accade con l’attuale normativa, che cosa accadrà quando le scuole non saranno più obbligate a garantire rappresentanti di classe, assemblee e altri spazi di partecipazione per le famiglie?».

Per info e per firmare la petizione: www.agetoscana.it

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