Famiglia

Spagna, pellegrini in rivolta contro la zona industriale

Un comune della Galizia vuole deviare il tracciato originale del Cammino di Santiago per costruire un complesso industriale. Centinaia di persone ieri in piazza

di Daniele Biella

Almeno 300 persone, tra membri dell’associazione galiziana degli amici del Camino de Santiago e semplici cittadini, hanno manifestato ieri nel nord della Spagna contro la distruzione di una parte dello storico tracciato, all’altezza del municipio di O Pino (Provincia di La Coruña), luogo scelto dall’amministrazione locale per la costruzione di un nuovo complesso industriale di un milione di metri quadrati di estensione.

La marcia, che è iniziata sul Monte do Gozo, punto famoso del pellegrinaggio dove per la prima volta i pellegrini, dopo centinaia di chilometri a piedi, scorgono le guglie della Cattedrale di Santiago de Compostela (la meta finale), si è aperta con un grande striscione recante la scritta “No alla distruzione del Cammino” attorno al quale suonava un gruppo di suonatori di gaita, la cornamusa tipica di Galizia. Dietro dei musicisti, degli asini trainavano un carro con l’immagine scolpita nel legno dell’apostolo Santiago, San Giacomo.

Alla manifestazione hanno partecipato anche membri di decine di associazioni legate al pellegrinaggio, soprattutto spagnole ma anche brasiliane, inglesi e portoghesi.

“Ci opponiamo alla costruzione del nuovo polo industriale, ricordiamoci che il Cammino è stato dicharato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco”, ha dichiarato José Antonio De la Riera Aután, presidente dell’associazione galiziana. “Con la costruzione del nuovo polo industriale si sta per commettere il più selvaggio degli attentati alla tradizione, in un punto molto vicino alla già deteriorata entrata a Santiago de Compostela”, ha aggiunto De la Riera, “in tutto verrebbe cancellato un chilometro e mezzo del Cammino Francese, la via più nota e frequentata del secolare tracciato”. Ora le associazioni aspettano segni dalle autorità. “Per non creare un precedente che disprezza le elementari regole di civiltà e di rispetto a un patrimonio importantissimo per le future generazioni”, ha concluso De la Riera.

La manifestazione è giunta verso le due del pomeriggio nella Plaza Obradoiro, la piazza centrale di Santiago su cui si affaccia la Cattedrale, che ospita i resti dell’apostolo. Qui ai manifestanti si sono aggiunti vari viandanti che erano appena arrivati alla meta. In questo periodo dell’anno arriva il maggior numero di pellegrini, con picchi di mille arrivi giornalieri.


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