Welfare
Spagna, bufera giudiziaria su Intervida
Truffa, appropriazione indebita, amministrazione sleale e associazione illecita. Sono questi i capi daccusa nei confronti dei massimi responsabili di Fundación Intervida...
di Paolo Manzo
Truffa, appropriazione indebita, amministrazione sleale e associazione illecita?
? sono questi i capi d?accusa nei confronti dei massimi responsabili di Fundación Intervida, ong leader nelle adozioni a distanza in Spagna, sulla base dell?indagine condotta dal magistrato María Pilar Calvo. Da accertare, nel corso delle indagini, l?utilizzo di parte degli 86 milioni di euro di fatturato annuale e alcune operazioni che hanno richiamato l?attenzione degli inquirenti in Paesi latinoamericani quali Perù e Guatemala. Come misura preliminare il tribunale di Barcellona ha deciso di rimuovere il board amministrativo di Fundación Intervida e di altre sei ong coinvolte nell?inchiesta, nominando tre amministratori giudiziari che resteranno in carica per un periodo massimo di cinque anni. Parallelamente stanno per essere pubblicati sui quotidiani iberici degli avvisi per informare i 346.561 donatori che possono partecipare al processo come parte lesa. Premesso che è fuori luogo trarre delle conclusioni prima del termine del processo, ciò che risulta chiaro è il grave danno di immagine per le adozioni a distanza, strumento molto usato in Spagna. E proprio per dissipare ogni sospetto sul suo operato, Intervita Italia ha fatto giungere a Scooperation questo comunicato: «Con riferimento alle notizie riguardanti le indagini nei confronti di Fundación Intervida a Barcellona, Intervita Italia precisa di essere un?associazione indipendente che aderisce al network Intervida World Alliance e di non essere coinvolta nell?inchiesta, che riguarda esclusivamente la Fundación Intervida. Inoltre auspichiamo che l?inchiesta faccia piena chiarezza sulla vicenda». E, aggiungiamo noi, in tempi brevi.
Organizzare una risposta alle emergenze umanitarie internazionali?
?che sia tempestiva, efficace e trasparente: questo l?obiettivo che si prefigge Agire, l?Agenzia italiana risposta alle emergenze nata dalla volontà di sei organizzazioni internazionali quali ActionAid, Amref, Save the Children, Terre des Hommes, Vis e WWF. Il progetto si ispira al modello dei ?comitati emergenze? esistenti in altri Paesi europei, in particolare al Dec inglese (Disasters emergency committee), attivo dal 63 e che vede riunite le 13 principali organizzazioni della Gran Bretagna. Direttore di Agire è Marco Bertotto, presidente di turno Marco De Ponte, segretario generale di ActionAid International.
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