Politica

Sottosegretari: un altro record di Berlusconi

Dopo quello del governo più lungo e della crisi piu' breve, il governo Berlusconi III ha stabilito un nuovo record, quello dei membri del sottogoverno, con la nomina di un totale di 72 tra viceminist

di Redazione

Dopo quello della crisi piu’ breve, il governo Berlusconi III ha stabilito un nuovo record, quello dei membri del sottogoverno, con la nomina di 63 sottosegretari e 9 viceministri, per un totale di 72. Il precedente governo Berlusconi, partito con 53 sottosegretari e 6 ministri junior, si era poi allargato fino a 61 sottosegretari (poi scesi di nuovo a 59) e nove viceministri e aveva gia’ battuto il record dei 69 sottosegretari del settimo governo Andreotti, entrato in carica il 20 aprile 1991 (allora non esisteva la carica di viceministro, istituita nel 2001 proprio con il governo Berlusconi II). Il numero di sottosegretari era stato molto ampio anche nel precedente governo Andreotti, il sesto, dal 30 luglio 1989, che ne aveva 68; nel secondo governo D’Alema, varato il 23 dicembre 1999 con 66 sottosegretari; e nell’esecutivo guidato da Ciriaco De Mita, in carica dal 15 aprile 1988, con 64 sottosegretari. All’inizio degli anni Novanta, dopo il record stabilito dal governo Andreotti, si era invece delineata una tendenza alla riduzione dei sottosegretari. Nel 1992 Giuliano Amato aveva ridotto notevolmente la squadra, nominandone 35. Carlo Azeglio Ciampi, nel 1993, si era accontentato di 37. Erano 39 i sottosegretari del primo esecutivo Berlusconi nel 1994; Lamberto Dini, nel 1995, ne aveva insediati originariamente 34, poi saliti a 39. Una nuova inversione si registro’ invece nel maggio 1996 con Romano Prodi. I sottosegretari erano tornati a salire sensibilmente, il governo ulivista ne contava 49. La tendenza prosegui’ con l’esecutivo che sostitui’ il professore dopo la caduta in Parlamento: il primo governo D’Alema, nell’ottobre 1998, ebbe al momento dell’insediamento 56 sottosegretari.

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