Non profit

Sotto sequestro la villa di Abramovich

Alla base dell'intervento una causa legata alla ristrutturazione della casa

di Redazione

Sotto sequestro la villa di Cala di Volpe del magnate russo Roman Abramovich. Gli agenti della polizia municipale di Arzachena (Ot) hanno apposto i sigilli nel cantiere di ristrutturazione della loro villa di Cala di Volpe, ma paradossalmente e’ quello che i russi aspettavano.

Il tutto e’ riferito infatti ad una causa legata alla ristrutturazione della villa. ”L’ordinanza di sequestro, richiesta dal pm Elisa Calligaris e firmato dal gip Marco Contu – spiega in un articolo il quotidiano cagliaritano L’Unione sarda -, di fatto ribalta le sentenze che un anno fa avevano tolto ai russi un pezzo della bella casetta con vista mare”. La Procura di Tempio ha infatti e ottenuto un provvedimento che estromette dal cantiere Maurizio Pili, ”l’impresario edile cagliaritano agguerrita controparte della ex moglie di Roman Abramovich, Irina. Il pm Calligaris ha aperto un’inchiesta che ipotizza i reati di truffa e abuso edilizio, per questa ragione i vigili urbani hanno sistemato i sigilli all’ingresso del cantiere di ristrutturazione”.

La polizia municipale di Arzachena ha apposto ”sul cancello che impedisce l’accesso al cantiere di ristrutturazione della villa un avviso che fa riferimento al provvedimento del gip Contu e – prosgeue il quotidiano sardo – impone una serie di divieti. Nel foglio si parla di cantiere abusivo e poi viene indicato il numero del fascicolo dell’inchiesta”. Secondo il quotidiano ”la Procura sta verificando le caratteristiche dei lavori gia’ fatti nella villa, ad esempio l’altezza di alcuni edifici. Stando all’ipotesi del pm, le opere non hanno le caratteristiche indicate dal committente e violerebbero anche le norme urbanistiche. Ecco perche’ il cantiere e’ stato chiuso dalla Procura. Non e’ escluso che il pm si sia messo in moto dopo un esposto della proprieta”’. ”Gli Abramovich e Maurizio Pili sono le parti di una causa civile che vale milioni di euro. I russi – si legge nell’articolo – hanno bocciato la ristrutturazione della villa di Cala di Volpe. Un primo progetto firmato da un architetto di fama mondiale, e’ stato sottoposto ad una revisione. Poi lo scorso anno sono arrivati i problemi seri e alla fine Pili e i suoi operai hanno dovuto lasciare il cantiere.

Almeno sino alle sentenze del Tribunale di Olbia. Va detto che in almeno due occasioni i carabinieri di Porto Cervo sono intervenuti davanti alla residenza per calmare gli animi. Maurizio Pili ha sempre sostenuto di avere agito correttamente, nonostante una situazione difficile e caratterizzata da indicazioni non chiare sul contenuto dei progett”. Il titolare della Elis Edilizia Costruzioni, Pili apunto, a questo punto non puo’ contare piu’ sui provvedimenti del giudice civile, le sentenze che gli avevano restituito il cantiere. ”Certo – prosegue l’Uinione – , le decisioni del Tribunale di Olbia restano in piedi. Ma ora c’e’ la novita’ dell’indagine aperta a Tempio per i presunti abusi edilizi.

I legali di Pili, gli avvocati Enrico Valentini, Gianni Pilisiu e Alfredo Besi nei prossimi giorni saranno a Tempio per le prime contromosse dopo il sequestro preventivo del Gip. Dunque la questione ritornera’ davanti al giudice per le indagini preliminari e poi eventualmente sara’ il Tribunale del riesame ad occuparsi del caso”. Roman Abramovich aveva acquistato la villa di Cala di Volpe da un medico di Calangianus (Ot) molto conosciuto ad Arzachena.

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