Ristoranti a chilometri zero, regali utili e solidali, liste della spesa
anti spreco, addobbi natalizi riciclabili, luminarie a basso consumo.
Così anche le ricorrenze possono diventare
un momento
di consumo critico di Elisa Cozzarini
« I l segreto dello chef a chilometri zero è presentare i piatti della tradizione locale in chiave moderna, senza buttare nulla, ad esempio riutilizzando gli scarti, come le foglie esterne del radicchio, troppo dure da mangiare, per le decorazioni». Parola di Giuseppe Agostini , del Teatro dei Sapori di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso. Questo ristorante è uno dei tanti che assieme a Coldiretti presentano menù a chilometri zero, anche per le feste, in tutta Italia, ma soprattutto in Veneto. Agostini fa il cuoco da 25 anni e da sempre la sua filosofia è utilizzare fino in fondo i prodotti locali e di stagione: «Un consiglio alle casalinghe? Basta usare la fantasia e guardarsi in giro. Magari si va a fare una passeggiata e senza saperlo si calpestano erbe di campo con cui si possono preparare piatti fantastici, senza andare a comprare prodotti esotici». Mettere in tavola cibi a chilometro zero fa bene al portafoglio, alla salute e all’ambiente, perché si risparmiano le emissioni di CO2 del trasporto. «Ma bisogna fare attenzione anche alla quantità: gli acquisti per pranzi e cene devono essere il più possibile vicini a quanto si consuma, evitando gli eccessi tipici delle nostre case a Natale, che poi si traducono in accumulo di rifiuti organici e da imballaggio nelle discariche. Insomma, facciamo un regalo all’ambiente e riduciamo gli scarti a monte», dice Katia Le Donne , dell’Ufficio scientifico di Legambiente.
Beppe Riccardi , del Movimento Consumatori, consiglia di preparare una lista della spesa per cibi e regali, utile per effettuare acquisti mirati e non superflui. «Beh, qualcosa di superfluo a Natale si può anche comprare», ammette Riccardi, «ma non bisogna mai abbassare la guardia: controllare sempre le etichette e i marchi. Per elettrodomestici e giocattoli, ad esempio, è importante verificare che ci sia il marchio CE. Questo garantisce la sicurezza del prodotto, vagliato dalla Comunità europea».
Secondo la Confederazione italiana agricoltori, la crisi economica e i rincari dei prezzi faranno diminuire i consumi alimentari per le feste tra il 3,5 e il 5% rispetto al 2007 e si spenderanno poco più di 6 miliardi di euro. Coldiretti afferma che, nonostante la crisi, però, circa il 10% dei soldi spesi per l’acquisto di prodotti alimentari finisce nella spazzatura. Un’indagine Coldiretti-Swg prevede che gli italiani non rinunceranno ai prodotti di elevata qualità durante le feste. Nel 2008, infatti, è cresciuta dell’8% la percentuale dei cittadini che acquista regolarmente prodotti a denominazione di origine (sono il 28%) e sono aumentati anche quelli che comperano cibi biologici (il 16%).
La crisi orienta verso l’acquisto di regali utili e di qualità e Coldiretti risponde proponendo i cesti natalizi fai da te dalle campagne. L’iniziativa parte dal Sud, con esperienze di successo da Taranto a Salerno, Bari, Napoli, Caserta, ma si sta diffondendo nelle 50mila aziende agricole o nei mercati di Campagna Amica, i cosiddetti farmers market di tutta la penisola. Per chi non rinuncia al dolce, Coop propone i prodotti di commercio equosolidale a prezzi contenuti, con cioccolata, tè, caffè, cacao della linea Solidal. Oppure c’è il cioccolataio artigiano austriaco Zotter, con tavolette personalizzate da ordinare via web (www.zotter.at). O ancora i prodotti Goppion, Commercio Alternativo, quelli certificati Fairtrade Italia, che non sono a chilometro zero ma garantiscono condizioni di lavoro eque nei Paesi produttori del Sud del mondo.
Le idee per un regalo sostenibile non mancano. Legambiente consiglia i prodotti del Portale del Sole (www.ilportaledelsole.it), acquistabili via web: per chi ama l’avventura, ad esempio, c’è un utile pannello solare arrotolabile, da 5W di potenza, per ricaricare gli apparecchi elettronici magari durante un trekking o in viaggio. O per i bambini ci sono giochi che si animano mettendoli al sole, senza pile. A casa, per risparmiare energia, Legambiente raccomanda le luminarie a Led e, per gli addobbi, vale la regola di pensare a ridurre la produzione di rifiuti, usando decorazioni in carta riciclabile anche autocostruite. Oppure, si può lasciare un’impronta ecologica rinunciando all’albero vero in casa, in azienda o in un ente pubblico e piantarlo in un parco, il primo bosCO2 di Natale d’Italia. È l’ultima iniziativa di Legambiente e AzzeroCO2 per un dono che non rimarrà sulla carta e contribuirà allo sviluppo di aree verdi che durano nel tempo.
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