Innovazione

Sostenibilità, l’app che misura e premia i comportamenti giusti

La Pmi torinese Aworld ha sviluppato una piattaforma che, grazie all'Intelligenza artificiale, spinge cittadini e consumatori verso uno stile di vita più rispettoso dell’ambiente. Per il Terzo settore uno strumento per «essere guida e incentivo ai comportamenti dei singoli»

di Alessio Nisi

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La moda, dagli Stati Uniti a Shanghai, dal lusso al fast fashion, fino all’impegno per la sostenibilità ambientale. Questa volta in Europa, più precisamente a Torino. Qui, Alessandro Armillotta, Marco Armellino e Alessandro Lancieri hanno fondato insieme Aworld, una startup prima, ora una Pmi innovativa, che ha sviluppato un’app e una piattaforma per guidare le persone verso uno stile di vita più rispettoso dell’ambiente, una spinta che punta sulla gamification. «Per il 70% il lavoro che facciamo è legato alla sostenibilità ambientale, più misurabile», spiega il ceo Alessandro Armillotta.

Sostenibilità

Un po’ di storia

«Un giorno», racconta Armillotta, «chiesi a una persona di una fabbrica quale fosse il colore che andava quell’anno, per anticipare i competitor, e lei mi rispose: “Non lo posso dire, ma basta guardare il fiume per capirlo”. Fu uno choc. Non volevamo più far parte di tutto questo. Da lì abbiamo deciso di lasciare quel settore e di fare qualcosa che impattasse con le scelte quotidiane».

Disponibile in sei lingue, scaricata da un milione di persone, 5 milioni di finanziamenti raccolti, unica società italiana scelta per il programma di accelerazione green di Google (il Google for startups accelerator: climate ghange), anche nel programma Start path di Mastercard per guidare l’innovazione nel fintech, Aworld è stata scelta per supportare la campagna Act now delle Nazioni unite e la campagna Climate pact della Commissione europea.

Ora potenziata con una tecnologia di intelligenza artificiale che analizza le abitudini e le preferenze degli utenti per un’esperienza personalizzata, il servizio si rivolge a società, cittadini, consumatori, clienti. E al Terzo settore. 

Una cultura della sostenibilità

Il suo obiettivo? «Creare una cultura della sostenibilità», spiega sempre Alessandro Armillotta. Il loro nemico numero uno? «Il disimpegno morale», quella condizione soggettiva per cui «ho dei valori sostenibilità ma poi non li traduco in comportamenti concreti. Noi», precisa, «non proponiamo scelte estreme, ma fattibili e graduali. Oggi, con la crisi climatica, ambientale e sociale, non possiamo più permetterci di rimanere inattivi».

Premi per chi si comporta in modo virtuoso

Per ovviare a questa inerzia, i tre founder hanno pensato di puntare su alcune leve di motivazione. Un vero e proprio percorso, con un sistema di premialità: le azioni sostenibili infatti vengono ricompensate con punti spendibili in un marketplace di prodotti e servizi green, incentivando comportamenti virtuosi e generando benefici concreti.

Ispirare e scalare l’azione individuale

E il Terzo settore? Il non profit, come anche il profit, in una dinamica di community e premialità di comportamenti virtuosi, in relazione a questa app viene identificato come «organizzazione portatrice di interesse», che si traduce in guida e incentivo ai comportamenti dei singoli. 

Impatto misurabile

«Le aziende non possono più essere realtà fini a se stesse» e lavorare solo in termini di profitto, «ma dovrebbero avere un impatto positivo sull’ambiente e sulle persone che le circondano». Un impatto «che deve essere misurabile e quantificato perché si trasformi in uno strumento  per promuovere cultura e sensibilizzare sui temi della sostenibilità».

Le aziende, «come le organizzazioni», possono essere veicoli di cambiamento, «e allineare ed ingaggiare le persone grazie ad uno strumento digitale gratuito che può essere quel reminder quotidiano che ti ricorda che insieme ce la possiamo fare. E», aggiunge «che tante piccole azioni possono avere un impatto molto positivo».

Lo spiega anche Martina Donlon, responsabile della comunicazione globale sul clima delle Nazioni unite: «La nostra collaborazione con Aworld sfrutta il potere della tecnologia per ispirare e scalare l’azione individuale. Personalizzando l’esperienza utente attraverso l’ai, l’app fornisce ora uno strumento ancora più potente per la campagna Actnow, coinvolgendo persone in tutto il mondo a compiere passi concreti verso la sostenibilità».

Come funziona

Aworld suggerisce e traccia una serie di abitudini sostenibili, mostrando l’impatto di ogni persona in termini di CO2, acqua ed elettricità risparmiate. L’app utilizza tecniche di gamification per incentivare e coinvolgere cittadini, utenti, consumatori, ragazzi e le ragazze attraverso contenuti educativi, misurazione dell’impatto e una community con cui interagire. Nella sezione community si può prendere parte a team già esistenti o crearne di nuovi per la propria famiglia, amici e la scuola. I membri dei team potranno sfidarsi e vedere l’impatto totale dell’azione collettiva. 

Spiega Giuseppe Valetto, head of ai di Aworld: «La nostra ai non si limita a suggerimenti generici, ma affina costantemente le raccomandazioni in base alle azioni e al contesto dell’utente. Il nostro approccio dinamico permette di mantenere alta la motivazione degli utenti, aiutandoli a restare concentrati sugli obiettivi di miglioramento che si sono prefissati, nonostante le distrazioni quotidiane e premiandoli per i successi ottenuti».

È  la gamification uno dei punti centrali in questo processo: missioni quotidiane e mensili trasformano le azioni sostenibili in un’avventura che motiva gli utenti a migliorare continuamente. Con oltre mille storie educative curate da esperti e suggerite dall’ai, Aworld offre percorsi educativi su temi legati alla sostenibilità. 

In apertura foto di vandesart da Pixabay Nel testo immagine da https://aworld.org/

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