Sosteniamo la lotta degli obiettori turchi

Il coraggio della disobbedienza: il 15 maggio è stata la Giornata internazionale dell?obiezione di coscienza al servizio militare. E il 15 maggio a Istanbul e Ankara si sono tenute manifestazioni per far conoscere le ragioni dei giovani turchi determinati a rifiutare il servizio militare. Già l?anno scorso noi volontari dell?Associazione Papa Giovanni XXIII abbiamo partecipato a questa iniziativa con una delegazione. Conosciamo di persona i giovani dell? Iskd (Resistenti alla guerra di Izmir) e dello Iami (Iniziativa antimilitarista di Istanbul) e sappiamo che pur rischiando il carcere a vita, rifiuteranno la chiamata alle armi, in obbedienza alla loro coscienza. L?esercito è considerato da questi giovani una scuola che insegna non aolo l?amore per la patria ma anche l?odio miope per i propri fratelli. A tutto questo essi dicono no. E noi cittadini e associazioni italiane sentiamo di dover rispondere con forza sì all?obiezione di coscienza, perché in questa scelta riconosciamo il valore della democrazia e della pace. In Italia e in Europa dopo anni di lotte si è arrivati a considerare il diritto all?obiezione di coscienza uno dei diritti fondamentali della persona umana riconosciuto dalle leggi. Anche il Consiglio d?Europa, di cui anche la Turchia fa parte, afferma (risoluzione n. 337 26.01.67) che «le persone soggette al servizio militare che per motivi di coscienza, o per convinzioni di ordine religioso, etico, morale, umanitario, filosofico rifiutano di compiere il servizio armato, devono avere un diritto soggettivo ad essere dispensati da questo servizio». Vorremmo quindi incoraggiarvi a riflettere sull?importanza di questo tema, a esprimere presso i mass media la vostra solidarietà con gli obiettori di coscienza turchi e sostenerne l?azione, mettendovi in contatto, tramite noi, con i membri dello Iami e dell?Iskd. Info: Ass. Papa Giovanni XXIII, tel. 0546.26630 fax.0546.693406