Sostenibilità

Sostenere la ricerca dormendo

di Sara Bragonzi

Tutti noi possiamo sostenere concretamente la ricerca scientifica semplicemente andando a dormire e lasciando che faccia tutto i nostro smartphone. La potenza di calcolo dei nostri cellulari è enorme e sotto-utilizzata di giorno e praticamente inutile di notte ma se messa in rete con altri telefoni può creare un super-computer virtuale. E’ questa l’idea alla base dell’app Dreamlab creata dalla fondazione Vodafone e lanciata anche in Italia lo scorso ottobre.

Dreamlab è una nuova app per accelerare la ricerca, partita con il cancro come primo obiettivo a cui si è aggiunta da poco una ricerca sul Covid. E’ un vero e proprio progetto di citizen science che consente di sostenere concretamente il lavoro dei ricercatori. Per contribuire basta mettere in carica il proprio smartphone durante la notte o quando non lo si usa.

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Nella prima fase del progetto si prevede di utilizzare in totale circa 117.000 ore di calcolo sui cellulari: se con un computer dotato di un processore a otto core, attivo 24 ore su 24, sarebbero necessari circa 600 giorni, con una rete di soli 1.000 smartphone, attivati per sole sei ore a notte, il tempo necessario si riduce di circa 30 volte.

Nata nel 2015 per sostenere progetti di ricerca sul cancro, Dreamlab ha già sostenuto quattro scoperte in prima mondiale, tra cui le proprietà antitumorali in alimenti e farmaci esistenti.
Ora questa App, che sfrutta la potenza di elaborazione collettiva degli smartphone, può essere utilizzata anche per combattere il coronavirus (COVID-19).

Grazie a DreamLab, il progetto coronavirus (COVID-19) combina algoritmi di intelligenza artificiale e potenza di calcolo degli smartphone, per accelerare la scoperta di nuovi componenti antivirali nei farmaci esistenti e negli alimenti. Il progetto prevede l'analisi di miliardi di combinazioni di farmaci e molecole alimentari per identificare combinazioni per migliorare l'efficienza e l'efficacia del trattamento del coronavirus.

Utilizzare l’app è semplicissimo e una volta scaricata e installata si può scegliere a quale delle ricerche in corso aderire, senza costi. E’ sufficiente mettere in carica il telefono e avviare l’app e all’istante si comincia a partecipare alla ricerca scientifica, senza la necessità di comunicare i propri dati personali, la privacy è garantita. Per i clienti Vodafone Italia, l’utilizzo dell’app non comporta il consumo del traffico dati, tutti gli altri possono utilizzare la propria rete wi-fi in modo da non intaccare il proprio traffico dati mensile.

I progetti a cui si può aderire sono:

  • Imperial Collage di Londra con il progetto aperto a tutto il mondo ‘Coronavirus fase I’, arrivato al 37% ha già coinvolto oltre 250.000 dreamer.
  • AIRC In Italia propone due step , la ricerca sul cancro ‘dall’architettura 3D del genoma alla medicina personalizzata per i tumori’ che ha già coinvolto 102.000 dreamer, arrivando al 37% dei calcoli necessari per ultimarla e la nuova ricerca in fase 2 per i tumori al seno, al polmone e al pancreas

Non sarà facile scegliere a quale ricerca indirizzare la propria potenza di calcolo.

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