Il progetto
Sostenere la natalità con una rete di genitori per i genitori
Con Generazione g, Prénatal ha lanciato una serie di azioni a sostegno dei nuovi papà e mamme per ridare valore sociale e riportare al centro dell'attenzione la genitorialità
di Alessio Nisi
Una rete di genitori a sostegno dei genitori fragili, che hanno bisogno di aiuto, non solo economico, ma anche psicologico e sociale. Un progetto che punta sulla presenza fisica nell’aiuto alla cura del bambino per permettere ai nuovi genitori di dedicarsi alle proprie necessità (dagli impegni domestici, alle attività relazionali fino alle necessità di salute), su una presenza accanto al genitore fragile per dare consigli e favorire il confronto (anche da remoto). E poi ancora su un aiuto concreto in attività pratiche e commissioni quotidiane (come la spesa o l’acquisto dei farmaci), fino all’assistenza nella gestione di servizi (compilazione modulistica, servizi burocratici e prenotazioni visite mediche). Sono alcune degli interventi della rete dei genitori per i genitori, al centro di Generazione g, progetto di Prénatal (in collaborazione con il Movimento italiano genitori – Moige) che ha l’obiettivo di agevolare una scelta più serena della genitorialità, mettendo al centro i papà e le mamme con azioni di welfare di prossimità su tutto il territorio. Oltre a queste azioni, l’iniziativa mette a disposizione delle famiglie in stato di necessità anche un cestino di prodotti e beni essenziali per i bambini necessari nei primi mesi di vita.
Dietro la nascita di oggi bambino, c’è la nascita di due splendidi genitori
Alberto Rivolta – ceo di Prénatal
Sostegno concreto alla genitorialità
La premessa del progetto? L’Italia sta affrontando una crisi demografica senza precedenti, con ripercussioni significative sulla società, sull’economia e sulle prospettive del Paese. La volontà da parte dell’azienda (da 60 anni in Italia, nel 1963 il primo negozio a Milano) è di assumere un ruolo attivo, «che», spiega Alberto Rivolta, ceo di Prénatal, «possa generare sensibilizzazione corale su questo tema» e avere «un impatto immediato e benefici tangibili sulle famiglie». Sempre Rivolta ha ricordato che 60 anni fa erano 1 milione i nuovi nati ogni anno, «60 anni dopo c’è stato un decremento di più del 60% (un 30% negli ultimi 15 anni) e nel 2022 siamo scesi sotto i 400 mila nuovi nati.
È un dato che fa preoccupare tutti, rilevante per il Paese e che deve essere portato all’attenzione dell’opinione pubblico». La nota positiva? «Secondo i nostri dati più del 70% dei genitori dichiara di voler fare un figlio. C’è speranza». Quel 30% rinuncia per «mancanza di aiuto».
I nuovi nati producono ricchezza, anche culturale e sociale. Un Paese con questo tasso di natalità ha difficoltà guardare al futuro. Dobbiamo dare una risposta
Alberto Rivolta – ceo di Prénatal
Genitorialità socialmente premiante
Progetti di questo tipo vanno nella giusta direzione sia perché puntano a dare un sostegno concreto alla genitorialità, sia perché favoriscono quel cambio culturale che la renda socialmente premiante, riconosce Eugenia Roccella, ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità. Per Roccella «è molto importante che il tema sia centrale nel dibattito pubblico, è fondamentale che cresca la sensibilità nei confronti di questo tema, dobbiamo tornare a dare valore sociale alla genitorialità e il coinvolgimento delle imprese, del mondo del lavoro e dell’associazionismo nella sfida demografica è un obiettivo al quale abbiamo puntato fin dal primo giorno di questo governo».
Dobbiamo tornare a dare valore sociale alla genitorialità e metterli al centro
Eugenia Roccella – ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità
La selezione dei genitori esperti
Una rete di genitori esperti selezionati dai partner dell’iniziativa verrà messa a disposizione della genitorialità fragile (economica-sociale-culturale-psicologica), priva di una rete di aiuti e di un sistema di sostegno, con modalità differenti in relazione alle esigenze di ogni famiglia. Come verranno selezionati i genitori esperti? In base all’adesione al progetto, in base all’esperienza nella gestione dei figli e nel sociale, alla formazione sulle tecniche di gestione della relazione genitore-figlio, sulla conoscenza delle tipologie di difficoltà che possono incontrare i genitori fragili e sulle strategie per gestirle, e infine in base all’affiancamento da parte del team di coordinamento per intervenire su casi specifici, in modo da garantire la massima sicurezza nel rapporto con i genitori e i figli.
Le donazioni e il crowdfunding su Eppela
Per sostenere economicamente l’intervento dei genitori esperti è stata lanciata una raccolta fondi aperta a tutti attraverso donazioni nei circa 400 punti vendita e sugli ecommerce di Prénatal, Toys Center, Bimbostore e Fao Schwarz, e sulla piattaforma di crowdfunding Eppela (l’obiettivo è raccogliere 1 milione di euro, step intermedio a 450mila euro, già raccolti 125mila euro).
In apertura e nel testo foto per gentile concessione dell’Ufficio Stampa Prénatal
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