Cultura

Sostegno: ripristinare le ore dell’anno scorso

Salvatore Nocera, vicepresidente Fish, commenta la sentenza del Tar di Brescia

di Redazione

Dopo che il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) del Lazio aveva annullato il provvedimento che costituiva classi con più di venti alunni di cui due con disabilità e dopo le reiterate ordinanze dei Tribunali Civili e del TAR del Molise che hanno aumentato le ore di sostegno ingiustificatamente ridotte, anche la Sezione di Brescia del TAR della Lombardia, tramite un’Ordinanza emanata il 29 ottobre 2007, ha sospeso i provvedimenti di riduzione delle ore di sostegno.

Si tratta di un passaggio particolarmente importante perché non si limita a sospendere la riduzione delle ore solo nei confronti dei ricorrenti, ma investe la stessa normativa regionale che ha determinato tale riduzione.

La riduzione di ore di sostegno di alcuni alunni era stata determinata da un provvedimento dell?Ufficio Scolastico Regionale il quale, accogliendo un orientamento interno del Ministero della Pubblica Istruzione di fine luglio, aveva stabilito che per l’anno scolastico 2007-2008 non sarebbero aumentati i posti di sostegno assegnati nell?anno precedente, anche se fosse aumentato – come di fatto è successo – il numero dei nuovi iscritti con certificazione di handicap. A questo punto, dunque, l?Ordinanza del TAR della Lombardia, avendo sospeso l?efficacia stessa del provvedimento dell?Ufficio Scolastico Regionale, fa venir meno non solo gli atti presupposti, lesivi dei diritti dei ricorrenti, ma anche il ridotto numero di ore di sostegno di tutti gli alunni lombardi con disabilità che hanno subìto il provvedimento. Pertanto, anche senza una richiesta degli interessati, l?Ufficio Scolastico Regionale dovrebbe provvedere automaticamente al ripristino nei loro confronti del numero di ore dello scorso anno e all?attribuzione di nuove ore ai neoiscritti.

Fonte: www.superando.it

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.