Economia
Sospensione mutui prima casa, habemus papam
Da oggi, dopo un mese dall'entrata in vigore del Cura Italia, è possibile accedere alle sospensioni dei mutui. Per chi avesse aderito alle proposte onerose che le banche avevano messo in campo, qualora ne abbia diritto, potrà passare alla proposta del Governo senza costi. Ecco tutte le informazioni utili
«Da oggi UniCredit è in grado di processare tutte le richieste anche riferite alla moratoria governativa». Questa è la novità, comunicataci direttamente dalla banca, che emerge dopo un mese dalla pubblicazione del Decreto Cura Italia in Gazzetta Ufficiale. E come UniCredit tutti gli istituti di credito da domani saranno in grado di sospendere senza oneri e con il rimborso del 50% degli interessi maturati, così come aveva deciso il Governo.
Vita nelle settimane scorse aveva seguito l'evolversi della situazione sottolineando anche come alcune banche proponessero alternative onerose alla via del Decreto Legge, in particolare UniCredit. Proposte cioè che sospendevano non tutta la rata ma solo la quota capitale con gli interessi da pagare.
La novità è che qualunque cliente avesse aderito alle proposte bancarie di sospensione onerosa da oggi potrà, se avente diritto (cioè se titolare di un mutuo inferiore ai 250 mila euro, relativo a una prima casa e avendo documenti che attestino le difficoltà lavorative dovute all'emergenza) passare alla formula del Cura Italia, quindi quella non onerosa, senza costi. Nel caso di UniCredit sarà la stessa banca a indirizzare i clienti verso il cambio di strumento.
Come funziona dunque la sospensione?
- La possibilità è in favore dei lavoratori dipendenti che si sono visti sospendere o ridurre l’orario di lavoro per almeno trenta giorni lavorativi consecutivi.
- L’ammissione è estesa a liberi professionisti e lavoratori autonomi che autocertificano di aver registrato, in un trimestre successivo al 21/2/20, un calo del proprio fatturato pari al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre del 2019.
- Potrà presentare la domanda il proprietario di un immobile adibito ad abitazione principale, titolare di un mutuo contratto per l’acquisto dello stesso immobile di importo non superiore a 250.000
- Almeno per tutto il 2020 il requisito di presentazione del modello ISEE (con indicatore non superiore a 30 mila euro) è stato eliminato.
- L’importo erogato non può superare i 400.000 euro.
- Nel periodo di durata della sospensione sono comunque dovuti il 50% degli interessi maturati a favore dell’Istituto di credito.
- La richiesta vale anche per mutui in ammortamento da meno di un anno
In caso di mutuo cointestato, gli eventi possono riferirsi anche ad uno solo dei mutuatari.
Per quanto tempo la sospensione del mutuo?
Per i lavoratori dipendenti in sospensione dal lavoro per almeno 30 giorni o con orario di lavoro ridotto che la sospensione del pagamento delle rate del mutuo può essere concessa per durata massima complessiva non superiore a:
- 6 mesi, se la sospensione o la riduzione orario del lavoro ha una durata compresa tra 30 giorni e 150 giorni lavorativi consecutivi;
- 12 mesi, se la sospensione o la riduzione dell'orario di lavoro ha una durata compresa tra 151 e 302 giorni lavorativi consecutivi;
- 18 mesi, se la sospensione o la riduzione dell'orario di lavoro ha una durata superiore di 303 giorni lavorativi consecutivi.
La sospensione del pagamento delle rate di mutuo non può essere richiesta per i mutui che presentano almeno una delle seguenti situazioni:
- Ritardo nei pagamenti superiore a novanta giorni consecutivi al momento della presentazione della domanda da parte del mutuatario, o sia stata avviata una procedura esecutiva sull'immobile ipotecato.
- Fruizione di agevolazioni pubbliche.
- Mutui per i quali sia stata stipulata un'assicurazione a copertura del rischio che si verifichino situazioni come non essere in grado di provvedere al pagamento delle rate del mutuo e tale assicurazione garantisca il rimborso almeno degli importi delle rate oggetto della sospensione.
Come si presenta la domanda?
La domanda va presentata alla banca presso la quale è in corso il pagamento delle rate del mutuo, con l’apposito modulo predisposto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (scaricabile in allegato). Non è necessario essere in possesso dell’indicatore ISEE.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.