Comitato editoriale
Sos Villaggi dei Bambini: non tagliate il futuro reintegrate il fondo infanzia
In dieci anni lo Stato Italiano ha tagliato l’80% del Fondo Nazionale Infanzia e Adolescenza. «L’Italia dimentica i bambini e i ragazzi e taglia il loro futuro» dice il presidente di Sos Villaggi dei Bambini. Appello perché il fondo torni ai livelli del 2009
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«La politica non sembra essere dalla parte dei bambini, sembra dimenticarsene». È questa l’amara constatazione di Alviero Camin, presidente di Sos Villaggi dei Bambini Italia. Un pensiero quello di Camin che nasce dalla Legge di Stabilità 2015/2017 (il Ddl è stato trasmesso la scorsa settimana alla Camera). La legge, constatano a Sos Villaggio dei Bambini, ha mantenuto inalterati i precedenti tagli ai Fondi per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Prosegue Camini: « La Legge di stabilità 2014/2016 aveva già tagliato del 22% il Fondo Nazionale Infanzia e Adolescenza per il 2014 e di quasi il 30% per il 2015 e il 2016. In dieci anni lo Stato Italiano ha tagliato l’80% del Fondo Nazionale Infanzia e Adolescenza. Investire sui bambini e sui ragazzi deve essere una priorità. Speravamo in una riconsiderazione dei parametri!».
L'attuale Legge di Stabilità conferma purtroppo il taglio deciso l’anno scorso – scrive in una nota Sos Villaggi dei Bambini – , che si unisce alla diminuzione complessiva delle risorse per le politiche sociali e per i bambini e i ragazzi nel nostro Paese, ledendo i loro diritti, contribuendo a limitare i servizi aggregativi, di socializzazione, di sostegno alla conciliazione dei tempi di vita fra lavoro e famiglia e, infine ma non meno importante, mettendo in forte difficoltà il lavoro di numerosi operatori, spesso giovani.
«È stato lanciato a livello europeo il network “EU Alliance for Investing in Children” e abbiamo lavorato affinché diventasse effettiva tanto a livello europeo quanto nazionale, la raccomandazione europea “Investing in children”, secondo la quale è necessario garantire un accesso adeguato alle risorse e un sostegno al reddito dei genitori, servizi di qualità accessibili e la partecipazione di bambini e adolescenti al loro percorso di crescita» continua Camin. «Investire sull’infanzia è la conditio sine qua non per uscire dalle crescenti disuguaglianze che colpiscono i bambini in maniera sproporzionata e spesso li privano dall'amore e la cura di una famiglia. Le misure di protezione sociale sono la chiave per sradicare la povertà e le disuguaglianze in modo sostenibile e duraturo. Tagliare sui sistemi di protezione sociale significa lasciare fuori dalla Tutela categorie di vulnerabili. L’hanno capito sviluppando l’Agenda Post 2005, l’hanno capito a livello Europeo. L’Italia pare di no!» è la conclusione del presidente di Sos Villaggi dei Bambini.
L’associazione proprio per questo lancia un appello a tutte le forze politiche e sociali perché il Fondo nazionale infanzia e adolescenza sia reintegrato ai livelli del 2009.
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