Non profit
Sos Nord Corea In partenza altri due aerei
Campagna Vita-Cesvi per la missione umanitaria in Nord Corea
di Redazione
Notizie agghiaccianti filtrano dalla Corea del Nord. Nei giorni scorsi si è appreso che alcuni oppositori del regime di Kim Jong Il, tra cui un generale, sono stati giustiziati con l?accusa di alto tradimento e spionaggio. Le esecuzioni, avvenute in settembre, sarebbero un tentativo messo in atto dal leader coreano per assicurare la ?disciplina? all?interno del regime. Ma se la situazione politica e dei diritti umani è critica, ancora più drammatica rimane l?emergenza alimentare. Il 20 gennaio scorso lo stesso governo di Pyongyang, solitamente reticente sulle reali dimensioni della carestia che attanaglia il Paese, ha lanciato un ?appello urgente? per aiuti umanitari internazionali, rivelando che le scorte di cereali basteranno solo fino a settembre, ma con una razione procapite giornaliera di soli 180 grammi (cioè meno della metà della razione ritenuta necessaria dalle organizzazioni alimentari mondiali). Prosegue dunque con sempre maggiore urgenza la missione umanitaria del Cesvi sostenuta anche da ?Vita?.
La somma raccolta è oggi pari a 330 milioni. Anche grazie a questi contributi sarà resa possibile la partenza, il prossimo 10 febbraio, di un terzo aereo cargo con medicinali e generi alimentari, e di un quarto aereo entro la fine dello stesso mese. Inoltre il 1° febbraio il presidente del Cesvi, Maurizio Carrara, si recherà nella capitale coreana a controllare la distribuzione degli aiuti alla popolazione.
È sempre possibile contribuire alla Campagna pro Corea versando contributi sul conto corrente postale n° 324244 messo a disposizione dal Cesvi, e per i possessori di carta di credito, numero verde 167/036036.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.