Volontariato
Sos dai bambini cardiopatici
La chiusura di un centro pediatrico di eccellenza mette in seria difficoltà 8000 famiglie
Riceviamo e pubblichiamo da parte del Movimento per la salute dei giovani:
<<L’assistenza sanitaria siciliana sta cambiando in fretta, pertanto, è necessaria una valida azione per farla cambiare nella direzione più idonea… Che il nostro paese stia attraversando una grave crisi economica è chiaro a tutti ed il governo sta portando avanti qualunque iniziativa purché consenta di risparmiare. La sanità è la principale fonte di spesa regionale ed i tagli sono sotto i nostri occhi. Non interessa discutere le ragioni politiche di queste scelte, ma è necessario far sentire la propria voce quando il risultato delle decisioni investe la “salute pubblica”.
Siamo un gruppo di famiglie con figli cardiopatici, pertanto, possiamo affermare che la realtà dei bambini con patologie cardiologiche e dei giovani con cardiopatie congenite è una condizione delicata, soprattutto perché si parla di patologie spesso gravi, che se ben curate possono consentire una vita normale, invece, se mal seguite possono avere conseguenze drammatiche o fatali. è, anche, un problema molto delicato a livello organizzativo perché, vista la frequenza non elevata di tali patologie, pochi sono gli operatori che hanno competenza e professionalità. Inoltre l’età media dei cardiologi pediatri che operano nella Sicilia Occidentale non è inferiore ai 50 anni (tranne una). Questo significa che se non si punterà al ricambio generazionale, fra una decina di anni non vi saranno più sanitari competenti in questo servizio. Chi curerà i pazienti che in quell’epoca saranno ancora giovanissimi?
Il 30 ottobre 2011 è stato chiuso il Presidio Ospedaliero “Casa del Sole” di Palermo, come previsto dal decreto dell’Assessore regionale alla Salute del 26/10/11. Con questa disposizione, in previsione dell’apertura del CEMI “Centro di Eccellenza Materno Infantile” si è smembrato un Polo Pediatrico che operava molto bene, da oltre 30 anni, su tutta la Sicilia Occidentale, infatti le unità operative di Ortopedia, Pediatria, Pronto Soccorso, Radiologia, Anestesia, Laboratorio di analisi e Direzione sanitaria sono state trasferite all’Ospedale ”Vincenzo Cervello”. La Chirurgia, invece, è stata collocata presso l’Ospedale Civico e la Cardiologia pediatrica all’Ospedale dei Bambini. Gli 8 cardiologi pediatri, in più, dovranno fare a rotazione anche dei turni giornalieri di 12 ore presso l’Ospedale “Vincenzo Cervello” per garantire la loro presenza per le urgenze e per le tantissime consulenze mediche. Perchè chiudere e frazionare un Presidio Ospedaliero pediatrico ottimamente funzionante, in attesa della costruzione del CEMI di cui non sono state realizzate nemmeno le fondamenta?
Alla data dell’11.01.2012 è stata fatta una ricognizione fotografica del cantiere ed era palesemente visibile che i lavori edili, per la costruzione del Centro di Eccellenza Medico Infantile di Palermo, non rispettano i tempi e le promesse fatte dall’Assessore alla Sanità siciliana Massimo Russo, il giorno della posa della prima pietra avvenuta il 19.05.2010, di definire la costruzione in 2 anni. Questo notevole e vergognoso ritardo è l’ennesima carenza istituzionale nei confronti di tanti bambini e giovani sofferenti che sono stati colpiti anche dalla “politica dei Tagli” messa in opera dai governanti siciliani.
Perchè tutto è rallentato malgrado siano stati stanziati 53 milioni di euro? Che cosa si aspetta per iniziare seriamente i lavori per il Centro di cure Pediatriche più importante della Sicilia? Chi ha l’interesse di bloccare tutto? Vogliamo ricordare che il Dott. Carmelo Pullara (Commissario Straordinario dell’Ospedale Civico di Palermo) nell’intervista del 2 dicembre 2011, fatta da Stefania Petyx per “Striscia la Notizia”, aveva dichiarato pubblicamente che il cantiere avrebbe lavorato con doppi turni per recuperare il tempo perduto…
Il nostro Movimento apolitico ed apartitico, è un gruppo coeso che condurrà la “Buona Battaglia” in modo pacifico ma con convinta determinazione, affinché i nostri figli abbiano il miglior futuro possibile che non può essere messo in serio pericolo dalla fredda “scienza dei tagli economici”. Esigiamo che questa fase provvisoria di disagio non si tramuti in definitiva perchè altri ritardi sono intollerabili ed improrogabili, pertanto, non aspetteremo che l’abitudine alla rassegnazione prevalga sui Siciliani onesti e di buona volontà.
Siamo stanchi di ascoltare false promesse, dunque, pretendiamo e facciamo richiesta agli organi preposti di urgenti ed immediati chiarimenti>>.
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