Famiglia

Sorridere aiuta Sos Villaggi dei Bambini

Oggi il lancio di "Aiutiamo l'Italia a Sorridere". Il primo sorriso, quello di Alena Seredova Buffon

di Antonietta Nembri

Far sorridere l’Italia per far sorridere i bambini. È questa la mission che si è data la campagna di Colgate per Sos Villaggi dei Bambini “Aiutiamo l’Italia a sorridere”. Al via oggi l’iniziativa ha l’ambizioso obiettivo di raccogliere un milione di sorrisi attraverso il sito dedicato e la pagina Facebook omonima.

Raccogliendo un milione di sorrisi Colgate donerà a Sos Villaggi dei Bambini 100mila euro. Fondi che serviranno alle attività dei sette Villaggi Sos italiani che, nel nostro Paese, accolgono oltre 400 bambini allontanati dalle famiglie. «Per partecipare non servono soldi, chiediamo di partecipare con un sorriso» ha spiegato  nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa Mario Fanelli di Colgate Italia.

Il primo sorriso donato è quello di Alena Seredova Buffon, da cinque anni accanto a Sos Villaggi di Bambini nelle sue iniziative «sono molto felice di dare una mano quando serve con la mia presenza o donando soldi. La cosa bella di questo progetto» osserva Alena Buffon «è il fatto che si donerà la possibilità di un momento di normalità e di gioco ai bambini dei Villaggi. Sono piccoli che hanno bisogno di fare cose normali e non è scontato che possano farle».

Tra le “cose normali”, come ha spiegato il presidente nazionale di Sos Villaggi dei Bambini, Enrico Mazzini, ci sono vacanze studio all’estero, gite, ma anche lo sviluppo di un’attività di mobilità ecosostenibile e di una ciclofficina nel Villaggio Sos di Vicenza. Enrico Mazzini nel ringraziare Colgate Italia dell’opportunità offerta all’associazione ha sottolineato come quella dei Villaggi Sos sia «la famiglia più grande del mondo, siamo presenti in 132 nazioni. In Italia i ragazzi che accogliamo sono minori che vivono delle difficoltà nelle famiglie d’origine e la nostra mission è quella di supportarli, ma allo stesso tempo aiutare anche le famiglie». Mazzini ha sottolineato come i Villaggi, fina dalla loro origine nel dopoguerra, abbiano sottolineato la dimensione familiare. «Nei Villaggi operano dei professionisti e grazie anche a questa esperienza pluriennale siamo riusciti insieme ad altre organizzazioni a realizzare un manuale con delle regole per la qualità dell’accoglienza dei minori: un protocollo che è stato accolto dall’Onu».

Alla presentazione della campagna era presente anche un ex bambino del Villaggio Sos di Ostuni, Vito Grassi, 42 anni, che oggi ha un lavoro importante, una sua famiglia e una vita serena. «Sono arrivato nel Villaggio Sos di Ostuni nel 1969, a poche settimane di vita: mia madre è morta nel mettermi al mondo e mio padre non poteva tenermi, aveva altri 9 figli. Al villaggio ho trovato una casa, una famiglia insieme a quattro dei miei fratelli più piccoli, ma anche nuovi fratelli Sos. Io sono stato fortunato, e oggi sono in grado di restituire quel che di grande e bello ho ricevuto». Vito Grassi si è definito un «figlio di questa idea fortunata che prevedeva che i fratelli stessero insieme. Ho vissuto la solidarietà e il sorriso di tanti». E dunque il sorriso contagioso è quello che si chiede di raccogliere.

Per partecipare basta poco: un click, un commento o un “mi piace” semplice, come sorridere!

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