Economia
Sorpresa, il ballo del mattoneè multietnico
la nuova italia È boom di mutui accesi da cittadini stranieri
di Redazione
La casa cambia indirizzo. Per conoscere i nuovi proprietari bisogna uscire dai quartieri centrali, imboccare i lunghi viali delle periferie e suonare ad uno dei 560mila campanelli che portano un cognome straniero. Perché il mattone in Italia – traballante dopo anni di crescita dopata da speculazioni e bassissimi tassi di interesse – parla sempre più le lingue del mondo. Sotto il tetto dei nuovi alloggi del Made in Italy, gli idiomi più in voga sono il rumeno, l’arabo dei marocchini, l’albanese e l’egiziano.
Ormai un quinto di tutte le transazioni immobiliari, un decimo del totale erogato, dicono le statistiche dell’Abi, porta la firma di un titolare extracomunitario. Una boccata d’ossigeno nel lago stagnante delle compravendite e dei mutui (in calo dell’1,9% secondo Unicredit). Nel 2007 i finanziamenti multicolour hanno riversato ben 17,2 miliardi per l’acquisto della prima casa. Una crescita a doppia cifra, del 12,4%, certificata dallo studio di Scenari Immobiliari, che salva i conti di un mercato sull’orlo della crisi, stretto tra allarmi di insolvenza, pignoramenti e brusco calo dei prezzi. Per capire le dimensioni del fenomeno occorre fare un passo indietro di cinque anni. In questo lasso di tempo, il Cestim – Centro studi immigrazione, stima una crescita di acquisti perlomeno quintuplicata.
E non mancano le sacche di razzismo e intolleranza. L’Ufficio nazionale antidiscriminazione ha ricevuto oltre 10mila segnalazioni, di cui gran parte arrivano dall’universo della casa. E per chi ha una casa di proprietà, comprata con un mutuo, si profilano all’orizzonte tempi cupi. «Negli ultimi mesi», dice Fabiana Megliola dell’Ufficio studi Tecnocasa, «le compravendite tra stranieri si sono un po’ fermate: ora sembra prevalere la locazione. Un dato che non stupisce visto il rialzo dei tassi e le difficoltà di ottenere un finanziamento».
L’altra scuola preferisce invece l’accompagnamento finanziario. «Noi abbiamo una gamma di prodotti dedicata: si chiama Extraordinario!. Questa è la strategia che ci ha portati ad erogare oltre 3mila mutui ai nuovi italiani. Ma il prodotto personalizzato non basta. Perciò abbiamo avviato un call center multilingue al quale gli immigrati si possono rivolgere per consigli. Dall’altra parte della cornetta rispondono 8 operatori che parlano 4 lingue diverse, arabo compreso», spiega Giampiero Lattuada, responsabile Marketing strategico di Bpm.
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