Economia

Sorpresa, Coop sponsorizza il rubinetto

Una campagna contro l'abuso di minerale promossa da chi la minerale la vende

di Redazione

Nei supermercati uno “scaffale parlante” inviterà i consumatori
a comprare meno bottiglie. O, almeno, a scegliere quelle a “chilometro zero”

«Salvaguardiamo l’ambiente: scegli l’acqua del rubinetto o proveniente da fonti vicine». Uno slogan che di questi tempi non stupisce più di tanto, visto che l’uso sostenibile dell’acqua è un tema sempre più al centro dell’attenzione. Quel che potrebbe stupire è che lo slogan arrivi da uno dei soggetti che l’acqua in bottiglia la vende – e in grande quantità – nei suoi supermercati. A coniarlo, infatti, è stata Coop, la più importante catena di grande distribuzione in Italia, che in questi giorni vara la campagna «Acqua di casa mia». In realtà, secondo Vincenzo Tassinari, presidente del consiglio di gestione di Coop Italia, non c’è niente di cui stupirsi: «Proprio chi è leader ha più responsabilità degli altri e noi vogliamo giocare il ruolo di apripista, sperando che altri ci seguano», spiega. «Non vogliamo demonizzare nessuno, ma dare a soci e consumatori tutti gli elementi necessari per fare le proprie scelte». Come? Innanzitutto con lo “scaffale parlante”, ovvero manifesti dove trovare, per esempio, la mappa delle fonti della zona in cui il consumatore si trova, per scegliere acque minerali vicine, così da limitare il trasporto su gomma: l’82% dell’acqua minerale, infatti, viaggia sulle nostre autostrade. Il trasporto su gomma, sommato all’imbottigliamento, di 100 litri d’acqua che viaggiano per 100 chilometri (ma mediamente ne fanno di più) corrisponde ad almeno 7,4 chili di CO2 immessi in atmosfera. Se invece si sceglie l’acqua di rubinetto la produzione di CO2 per 100 litri d’acqua è pari a 0,005 chili. Un rapporto di 1 a 1.418. È evidente, quindi, che la scelta più sostenibile è proprio quella del rubinetto, secondo Coop. «Sarà nostro compito», spiega Aldo Soldi, presidente Ancc-Coop, «sollecitare i gestori delle reti idriche pubbliche a rendere disponibili in maniera tempestiva e trasparente i dati sulla qualità delle acque che escono dai rubinetti delle nostre città». Anche perché si tratta di una scelta sostenibile anche per il portafoglio: un bicchiere di acqua minerale ha un costo di 6 centesimi di euro, uno di acqua di rubinetto 600 volte di meno.
Intanto Coop dà il buon esempio sul fronte acqua, lavorando sulle minerali a marchio Coop, riducendo il peso del packaging, raddoppiando le fonti di approvvigionamento (e quindi riducendo la distanza media percorsa dalle bottiglie) e riducendo drasticamente i consumi d’acqua dei propri punti vendita (per esempio raccogliendo l’acqua piovana nei parcheggi e riutilizzandola per l’irrigazione e negli scarichi dei bagni).


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