Formazione

Sorpresa: bulli sempre più piccoli

Alle elementari le vittime dono 4 su 10, il doppio che alle medie

di Redazione

La Pontificia universita’ salesiana ha realizzato uno studio sul bullismo nelle scuole, pubbliche e private cattoliche, elementari e medie. Si dicono vittime di episodi di bullismo oltre 4 bambini su 10 alle elementari e il 22,4% alle medie, percentuali che salgono nel caso di studenti stranieri. L’agenzia Dire riporta i dati della ricerca, presentata sabato in un convegno (leggi qui la versione integrale).

Il campione coinvolto nello studio è di 1.661 studenti di diverse scuole, 844 maschi e 806 femmine; solo 110 studenti dichiarano di essere stranieri e rappresentano il 7,1% degli alunni di scuola elementare e il 6,2% di quelli iscritti alla scuola media.

Dallo studio emerge che il 45,9% dei bambini va a scuola abbastanza volentieri, soprattutto i maschi. Solo l’11% risponde poco volentieri. Andare a scuola e’ stimolante soprattutto perche’ e’ bello stare con gli amici per il 36% degli intervistati, mentre il 22,9% risponde “perche’ si ha l’occasione di imparare tante cose”. Ma alla domanda ‘cosa ti piace meno della scuola’, quasi la meta’ degli intervistati, il 42,3%, risponde: il ‘comportamento di alcuni compagni’. Scindendo il dato nelle differenze di genere, scopriamo che il 52% che ha offerto questa risposta e’ di sesso femminile, mentre il 33,3% di sesso maschile. Approfondendo la questione, si scopre che al 22,6% dei bambini non piace i pettegolezzi (il 23,3% femmine e il 22,9% maschi), mentre il 20,5% non sopporta alcune manifestazioni violente come gli spintoni (22,4% femmine e il 18,9% maschi). Una media del 15,6% fra maschi e femmine viene infastidita dal turpiloquio. A fare le spese di un certo accanimento comportamentale sono i bambini stranieri: quasi il 52,5% degli intervistati denuncia dei comportamenti molesti dei propri compagni.

Passando a scandagliare la natura delle prepotenze si riscontra come l’83,2% (equamente distribuito fra maschi e femmine) e’ stato testimone o e’ venuto a conoscenza di atti di violenza verbale, il 74,7% di esclusione (il 71,2% dei maschi e il 78,1% delle femmine), il 67,2% di violenza fisica (il 69,6% dei maschi e, sorprendentemente, il 64,9% delle femmine intervistate), e il 60% di danni o furti. Tutto questo testimonia una forte percezione fra i piu’ piccoli del fenomeno bullismo.

Analizzando nello specifico i dati relativi alla domanda sulle percezioni delle prepotenze di tipo verbale, risulta che le forme piu’ ricorrenti sono le prese in giro (45,4% degli intervistati ), il turpiloquio (25,7%), gli insulti (20,1%). Il 40,8% degli intervistati afferma di aver visto alcuni compagni prendere a calci altri bambini, mentre il 35,8% ha visto volare schiaffi nei confronti di bambini piu’ indifesi. Nel 39,5% dei casi di violenza fisica e’ un maestro che interviene. Solo il 19,9% degli intervistati ha visto un compagno intervenire per difendere la vittima. Questi dati sono sostanzialmente sovrapponibili fra le realta’ scolastiche statali e quelle cattoliche.

Alla domanda ‘sei stato vittima di bullismo’, il 41,6% dei bambini ha risposto ‘spesso’, Solo il 9,9% degli intervistati dichiara di essere stato ‘spesso’ attore di atti di bullismo, a fronte di un 50,9% che ha riferito di aver compiuto atti di bullismo raramente. Scindendo il dato per genere, si rileva che il 67,5% sono i bulli maschi e il 32,5% le bulle femmine. Fra i maschi vige in bullismo piu’ diretto, come ad esempio il fare male (20,8% maschi; 14,6% femmine). Viceversa fra le femmine il bullismo si esprime in forme indirette, come ad esempio l’esclusione (22,5% maschi; 31,6% femmine) e le prese in giro (28,9% maschi; 35,5% femmine).

Il 49,2% dei bambini stranieri, ovvero 29 su 59, e’ stato vittima di bullismo, mentre solo 8 su 59, ovvero il 13,6%, si sono definiti bulli.

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