Famiglia

sono un sindaco, non sono un notaio

Perché Bari aderisce al Network per la famiglia

di Francesco Dente

Sconti sull’Ici e sulla Tarsu per due anni dopo il matrimonio: Michele Emiliano spiega le ragioni di una scelta «Quando celebro i matrimoni chiedo agli sposi se sanno perché sia un signore con la fascia tricolore, e non un notaio, a unirli. Perché stanno celebrando l’atto non solo privato, ma anche pubblico più importante: la costituzione della cellula fondamentale di un corpo sociale. Con obblighi e diritti. Ed è dei diritti che noi ora ci vogliano occupare». È un’adesione convinta, quella di Michele Emiliano, sindaco di Bari, al network italiano Città per la famiglia.
Vita: Sindaco, il Network pone agli aderenti sfide impegnative, come il realizzare entro un anno sperimentazioni rendicontate, pena il decadimento. Perché ha accettato?
Michele Emiliano: Crediamo che la famiglia sia il luogo in cui si consolidano quei legami fra persone che rinforzano la comunità. Se un padre insegna a guidare al figlio, gli insegna allo stesso tempo le regole della corretta mobilità. La famiglia è una struttura fondamentale dello Stato. Vogliamo occuparci dei diritti della famiglia definita della Costituzione ma anche di quelle situazioni, diverse dalla famiglia, che presentano problemi simili.
Vita: Sussidiarietà, un’altra sfida. La stesura del Piano di zona è stato un buon banco di prova o un “dialogo tra sordi”?
Emiliano: Un buon banco di prova. Il Comune deve dialogare e sostenere quelle realtà del terzo settore che rendono concreti i diritti, ma deve anche farsi aiutare. Le amministrazioni locali sono elefanti con una gran forza che però hanno difficoltà a muoversi in spazi stretti. Quegli spazi in cui arrivano invece i volontari. Il terzo settore è fondamentale per raggiungere gli invisibili. Abbiamo cercato di eliminare l’ostracismo che talvolta la pubblica amministrazione oppone.
Vita: Che impegni ha già preso Bari sulle politiche tariffarie?
Emiliano: Ci siamo già mossi in questa direzione introducendo regimi fiscali agevolati per le giovani coppie. I regolamenti della Tarsu e dell’Ici prevedono uno sconto per i primi due anni dopo il matrimonio, esteso a quattro anni se nei primi due nasce un figlio oppure c’è un’adozione.
Vita: L’intesa punta anche alla creazione di Agenzie per la famiglia, interassessorili: sarà facile far dialogare gli assessori?
Emiliano: Le resistenze, quando ci sono, sono solo ideologiche ed è compito del sindaco risolverle.

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