Welfare
Sono più di 100mila i rifugiati a cui Airbnb.org ha fornito alloggi temporanei
Ad oggi, Airbnb.org ha fornito alloggi temporanei a più di 100mila rifugiati e richiedenti asilo, di cui oltre 42mila ucraini. In Italia, particolarmente significativa è stata la partnership con Refugees Welcome Italia, avviata proprio all’inizio dell’emergenza. Chiunque sia interessato ad aprire la propria casa per sostenere questo impegno può trovare maggiori informazioni su airbnb.org/help-ukraine
di Redazione
In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, Airbnb.org rende noto che in Europa sono stati forniti alloggi temporanei gratuiti ad oltre 42.600 rifugiati ucraini, grazie alla generosità degli Host della piattaforma e alla collaborazione con organizzazioni no profit.
Airbnb.org è la non profit che aiuta le persone in tutto il mondo a trovare alloggi temporanei in situazioni di crisi. L’idea è nata nel 2012, quando una host di nome Shell ha aperto la sua casa ad alcune persone colpite dall’uragano Sandy. Il suo gesto ha dato il via a un vero e proprio movimento e sancito l’inizio di un programma col quale gli host di Airbnb possono mettere a disposizione il proprio alloggio a chi attraversa periodi di difficoltà.
In Italia, particolarmente significativa è stata la partnership fra Airbnb.org e Refugees Welcome Italia, avviata proprio all’inizio dell’emergenza ucraina.
Polonia e Germania sono i due paesi in Europa che più stanno supportando l'iniziativa di Airbnb.org: i rifugiati accolti tramite la piattaforma in Polonia ammontano a 10.000, mentre in Germania sono 5.900.
Ad oggi, il team di Airbnb.org ha messo a disposizione di più di 107.000 rifugiati e richiedenti asilo alloggi temporanei gratuiti. In risposta a un’altra delle più recenti crisi, dall’agosto del 2021 ha fornito alloggi a oltre 26.000 rifugiati afgani.
L’organizzazione è grata agli host e a coloro che in tutto il mondo hanno contribuito a queste iniziative. Molti rifugiati e richiedenti asilo sono stati accolti dagli host di Airbnb: di questi, oltre 22.000 in tutta Europa, si sono registrati proprio per accogliere gli ospiti gratuitamente o con uno sconto tramite Airbnb.org.
Una rete globale di partner in crescita
Le collaborazioni con altre organizzazioni no profit, enti governativi e altre realtà permettono ad Airbnb.org di continuare le proprie attività, comprese quelle da tempo realizzate insieme a IRC, HIAS, Church World Service e le oltre quaranta organizzazioni che supportano l’iniziativa a supporto dei rifugiati in fuga dal conflitto in Ucraina.
“La collaborazione con Airbnb è preziosa perché ci permette di offrire immediato alloggio a chi arriva dalla guerra: una casa dove riposare, lavarsi, ritrovarsi. Nel frattempo, noi lavoriamo per individuare una famiglia ospitante. Chiunque di noi dovesse trovarsi solo/a, ha una speranza: essere accolti, aiutati, ospitati. Aprire le porte di casa propria, su Airbnb o su Refugees Welcome, vuol dire proprio questo”, ha dichiarato Valentina La Terza di Refugees Welcome.
Di recente, anche Let's do it! Italy è entrata a far parte, insieme a Each One Teach One e Catholic Relief Services del gruppo di organizzazioni che collaborano con Airbnb.org per offrire alloggi a persone in più di 80 paesi. Altre realtà che continuano ad aiutare le persone in fuga dall'Ucraina con alloggi gratuiti a breve termine in tutta Europa sono, ad esempio, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM), Nova Ukraine e Save the Children Svezia, l'Azione umanitaria polacca, Karuna in Germania.
In appertura, immagine di airbnb.org
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