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Sono oltre 100mila a dire basta animali nei circhi!

Davvero tanti i cittadini e le cittadine che hanno sottoscritto l’appello promosso dalla Lav in questi mesi per chiedere l’attuazione della Legge-delega sullo spettacolo in scadenza il prossimo 18 agosto. «Il Governo può finalmente fare la storia dando il via ad una nuova era del circo italiano, rendendo protagonisti solo esseri gli umani» dichiara Eleonora Panella, responsabile area animali esotici dell’associazione

di Antonietta Nembri

Possiamo cambiare la storia, inaugurando un’era di tendoni a strisce senza animali e senza sofferenza! È questa la speranza che esprimono le migliaia e migliaia di cittadini che in questi mesi hanno sottoscritto l’appello della Lega anti vivisezione – Lav. L’organizzazione del resto pochi mesi fa aveva promosso uno spettacolo “animal free” del Cirko Vertigo in occasione dell’assegnazione dei premi AnimaLav.

Se 100mila firme non bastano

«Bastano 100mila firme per ottenere dal presidente del consiglio Giorgia Meloni e dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano di procedere speditamente con l’attuazione della Legge-delega sullo spettacolo n.106 del 2022 – in scadenza il 18 agosto 2024 – che prevede il “superamento dell’uso degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti”?» a chiederselo è  Eleonora Panella, responsabile area animali esotici di Lav. 

Al momento in cui scriviamo, le sottoscrizioni all’appello degli animalisti per dire basta agli animali nei circhi hanno superato le 103mila firme e la raccolta delle adesioni continua.

In questi mesi l’associazione – si legge in una nota – ha ricevuto da parte del ministero della Cultura l’invito a partecipare a tre incontri con l’Ente Nazionale Circhi e i suoi associati, dove Lav ha presentato una dettagliata proposta di schema di Decreto Legislativo per rendere concreto e attuato in tempi brevi il “graduale superamento dell’uso degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti” e la riconversione del settore tramite aiuti economici pubblici, per poter dare nuovo slancio e linfa vitale a un settore che ha ormai alienato le simpatie della grande maggioranza degli italiani.  

Quasi 8 italiani su 10 vogliono un circo animal free

«Il 76% degli italiani lo scorso settembre si è detto contrario all’uso degli animali nei circhi (ne avevamo scritto qui), senza differenze significative di età, area geografica ed orientamento politico. Quasi 4 italiani su 5 (79%) hanno dimostrato di essere favorevoli alla riconversione dei circhi con animali in spettacoli con giocolieri, trapezisti e altri numeri, senza l’uso di animali e similmente. Crediamo sia giunto il momento di dare loro ascolto» aggiunge Panella. 

Un momento del galà promosso da Lav con gli artisti del Cirko Vertigo

Nel corso delle riunioni con il ministero e i circensi Lav ha sottolineato come la comunità scientifica internazionale sia concorde che, sulla base delle conoscenze acquisite fino ad oggi, gli animali, in particolare se esotici, non possano essere detenuti per scopi ludici.
La letteratura conferma che nei circhi non è possibile ricreare né l’ambiente naturale né garantire le condizioni di benessere per gli animali. Questo è quanto emerge da numerosi studi condotti da professionisti con una vasta esperienza nel campo dell’etologia e della biologia, da veterinari di comprovata esperienza e da istituzioni come la Federazione Nazionale Ordini dei Veterinari Italiani (Fnovi) e la Federazione Europea dei medici Veterinari (Fve) che, nel 2015, ha dichiarato pubblicamente che nei circhi non esiste la possibilità che il benessere degli animali e il rispetto delle loro esigenze etologiche siano garantiti. 

Animali costretti a comportamenti innaturali

La stessa Fnovi, Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani, sottolinea una nota, evidenzia come i metodi utilizzati per ottenere comportamenti innaturali e spesso opposti alle caratteristiche di specie, la convivenza forzata di specie diverse, come preda-predatore, ad esempio leoni in groppa ai cavalli  (come mostra un video sul canale Youtube di Lav), i fattori stressogeni come luci, rumori, dimensioni ridotte delle gabbie sono solo alcuni degli aspetti caratterizzanti gli spettacoli circensi con animali che non rispettano gli animali né lasciano margine di miglioramento. 

C’è tempo fino al 18 agosto

«Il Governo può finalmente dire di fare la storia dei diritti degli animali, dando il via ad una nuova era del circo italiano, rendendo protagonisti solo esseri gli umani grazie ad affascinanti spettacoli senza sofferenza animale» dichiara ancora Panella che ricorda come «100mila cittadine e cittadini italiani hanno sottoscritto un appello per chiedere a gran voce di porre fine entro il 18 agosto a questa grande sofferenza per gli animali ancora detenuti nei circhi». 

La responsabile animali esotici di Lav si chiede pensando al Governo: «Cosa stanno aspettando?» e conclude: «Le evidenze scientifiche, il sentito collettivo, gli altri Paesi (circa 50 fra Europa e resto del mondo) che già hanno attuato misure di restrizione e dismissione degli animali dai circhi, non sono forse sufficienti per poter finalmente attuare una Legge-delega a lungo rimandata dai Governi precedenti, ma adesso fortemente necessaria e in ottemperanza al principio Costituzionale della tutela degli animali, “perché la grandezza di una nazione si vede da come tratta i suoi animali”».

In apertura un elefante e alcuni cammelli impiegati in uno spettacolo circense – Tutte le immagini sono da Ufficio stampa


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