Formazione
Sono medici anche loro
Più di cinque milioni gli italiani che ogni anno si rivolgono a chiroterapisti e pranoterapeuti. Ma non esiste nessuna legge che li riconosca. Ecco come il Parlamento cerca di rimediare
di Alma Grandin
Chiroterapia. Pranoterapia. Riabilitazione equestre e molto altro. In una parola, la medicina alternativa. Una realtà che in Italia fatica ancora molto a ottenere il riconoscimento ufficiale del mondo della scienza, nonostante all?estero rappresenti una realtà ormai consolidata. Ma le cose potrebbero cambiare molto presto. Stanno infatti per arrivare in Parlamento diverse proposte di legge per istituire corsi di laurea o comunque per regolarizzare la pratica di queste discipline, facendo ovviamente attenzione a difendersi dai ciarlatani.
La crescita di questo fenomeno – secondo il Censis almeno 5 milioni di italiani vi fanno ricorso ogni anno – è una realtà che non può essere ignorata. Nel giugno scorso il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione a favore delle medicine non convenzionali, che prevede lo sviluppo di programmi di ricerca, studi di efficacia e campi di applicazione.
E nelle ultime legislature numerosi parlamentari di diversi gruppi politici hanno avvertito l?esigenza di riconoscere e regolamentare alcune delle più importanti ?discipline alternative?. Proprio in questi giorni, l?onorevole Balocchi della Lega e altri deputati hanno sottoscritto la proposta di legge 375, assegnata alla commissione Affari sociali della Camera, affinché venga istituito un corso di laurea di 6 anni e creato un albo professionale per i medici chiropratici. La chiropratica (dal greco ?eseguito con le mani?) o manipolazione vertebrale, si pratica apponendo le mani sulla schiena, direttamente sulle apofisi delle vertebre, e i bravi manipolatori sono in grado di curare artrosi, artriti, ernie del disco, scoliosi, cifosi, ecc.
La chiropratica è nata negli Stati Uniti e in Russia alla fine del secolo scorso dove da allora sono state istituite numerose cattedre universitarie, come del resto in Europa. Solo in Italia gli esperti stranieri che la praticano vengono considerati degli ?abusivi?.
Altre iniziative di legge sono state presentate per regolamentare la professione di psicomotricista mediante la creazione di scuole ed enti pubblici, diverse dalle università, e l?istituzione di un albo. Lo psicomotricista è una figura professionale molto importante nell?ambito della riabilitazione soprattutto nei portatori di handicap.
Rivolta al superamento degli handicap è anche la nuova professione dei tecnici di riabilitazione equestre. L?onorevole Cuscuna e altri deputati di An, hanno sottoscritto la proposta di legge 1768 che chiede l?istituzione di un albo di specialisti che abbiano conseguito il diploma universitario in fisioterapia o logopedia, e posseggano il patentino rilasciato dalla Federazione italiana sport equestri. In Italia esiste, infatti, l?Associazione nazionale italiana riabilitazione equestre (Anire) che è tra i primi enti a livello mondiale per la riabilitazione equestre nei confronti di pazienti portatori di handicap.
Sono state presentate anche altre proposte di legge: per regolamentare la posizione professionale dei massaggiatori che effettuano lo ?shiatsu?, per regolamentare la ?cinesiologia?, cioè la ginnastica medica utilizzata per la rieducazione motoria post-traumatica, e, infine anche per l?istituzione di un albo ad hoc e la regolamentazione dei pranoterapeuti.
Un caso paradossale
Luminare in Russia, da noi no
È uno dei più grandi esperti al mondo di chiroterapia vertebrale, eppure in Italia lo hanno trattato come un novellino. Il professor Djalaludin Saidbegov ha 49 anni, si è laureato in medicina all?Università statale del Daghestan e specializzato in neurologia all?Università di San Pietroburgo. Ricercatore all?Istituto centrale di Ricerca scientifica neurologica a Mosca e professore cattedratico presso l?Accademia delle Scienze russa, ha inventato un nuovo metodo per la cura della radicolite discogenica lombo-sacrale. Nel 1982 è diventato primario di neurologia a Mosca. È in grado di applicare la terapia manuale, o chiropratica, sulla colonna vertebrale per la cura di ernie del disco, scoliosi, cifosi, artriti e artrosi, terapia tramandata da molte generazioni dal professor Kassian (che curava i gerarchi del Pcus). Eppure appena arrivato in Italia, nel 1991, Saidbegov per poter esercitare ha dovuto conseguire di nuovo la laurea in medicina e chirurgia presso l?Università ?La Sapienza? di Roma nonché sostenere gli esami di Stato per la riabilitazione professionale. Non gli è stato riconosciuto nessuno titolo accademico, e l?Ordine gli ha negato l?iscrizione all?albo perché extra-comunitario. Ha ottenuto dal ministero del Lavoro solo il permesso di svolgere attività come fisioterapista.
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