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“Sono malato ma non mi arrendo”

E' ora in chemioterapia l'ex vescovo Fernando Lugo, presidente del Paraguay dal 2008

di Daniele Biella

Il presidente del Paraguay Fernando Lugo ha il cancro. La notizia ha fatto il giro del mondo nei giorni attorno a Ferragosto ed è oggi al centro delle discussioni in tutto il Paraguay: “Porterà avanti il proprio mandato? Ce la farà?”, si chiede la gente, soprattutto i milioni di persone che, votandolo due anni fa, hanno scelto l’ex vescovo cattolico (prima sospeso a divinis poi ridotto allo stato laicale dal Vaticano proprio per permettergli la candidatura) come simbolo del cambiamento in atto del paese, dopo 60 anni di governo della stretta oligarchia del Partito Colorado, uscito sconfitto, a sorpresa, nel 2008.

Il 59enne Lugo, che Vita aveva intervistato poco prima della sua vittoria elettorale (leggi qui), soffre di cancro linfatico in stato piuttosto avanzato di una serie di piccoli tumori collaterali, ma curabili secondo Nelson Martinez, il responsabile dell’equipe di dottori che lo sta seguendo.: “Dovrebbe bastare la chemioterapia, ma è importante monitorar eil proliferare delle cellule perché alcune sono benigne e a crescita lenta, mentre altre possono presentare resistenza alla chemio”, ha spiegato Alfredo Boccia, un altro medico dello staff. Il presidente paraguaiano si è recato qualche giorno fa a San Paolo, in Brasile per effettuare la prima seduta di chemioterapia, e in tutto il trattamento durerà 18 settimane. “La terapia comunque è più lieve di altri tipi di tumore, non danneggerà né la sua capacità di prendere decisioni né la sua attività politica”, ha aggiunto il dottore, che ha prescritto per i giorni che arrivano una leggera diminuzione di impegni istituzionali.

Il mandato di Lugo terminerà nel 2013, e nel suo paese, soprattutto da parte degli avversari politici, sono partite speculazioni sulla possibilità che non riesca a portarlo a termine. Presentatosi come l’uomo del rinnovamento in un paese tra i più poveri dell’America Latina, l’ex vescovo ha finora lavorato in modo tenace nonostante le difficoltà e i passi falsi, su tutti quello di avere tenuto nascosto la paternità di un bambino che oggi ha 8 anni, avuto da una relazione segreta con una donna della sua comunità parrocchiale. “Non prenderò vantaggio della sua situazione personale per cercare di sostituirlo alla presidenza”, ha dichiarato il suo vice Federico Franco, con il quale spesso Lugo è entrato in conflitto in questi due anni di lavoro. Nello stesso tempo, la Conferenza episcopale del Paraguay ha espresso appoggio al primo cittadino e ha invitato tutti i fedeli “a pregare affinché possa recuperare pienamente la salute”.

E lui, il presidente, che dice? “Il mio impegno è quello di essere presidente del popolo del Paraguay, continuerò il mio mandato con entusiasmo e dedizione”, fa sapere, “c’è necessità di continuare a costruire il cambiamento del nostro paese. Un cambiamento che non si ferma”.


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