Cultura

Sono deducibili le offerte fatte per il sostentamento del clero

Le offerte fatte a favore dell’Istituto per il sostentamento del clero della Chiesa cattolica italiana sono effettivamente deducibili come indicato

di Antonio Cuonzo

Ho trovato in una rivista un dépliant della Chiesa cattolica, con il bollettino per effettuare le offerte all?Istituto centrale per il sostentamento del clero. In questo pieghevole, oltre a indicare le modalità per effettuare il pagamento (attraverso il bollettino allegato, ma anche con carta di credito, versamento bancario e direttamente all?istituto diocesano), si dice che l?offerta è deducibile. Ci è però venuto un dubbio: non è che sono detraibili invece?

Le offerte fatte a favore dell?Istituto per il sostentamento del clero della Chiesa cattolica italiana sono effettivamente deducibili come indicato. L?articolo 10, comma 1, lettera i) del decreto del presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 (Testo unico delle imposte sui redditi), così come modificato dal decreto legislativo del 12 dicembre 2003, n. 344, prevede, infatti, che dal reddito complessivo si deducono, se non sono deducibili nella determinazione dei singoli redditi che concorrono a formarlo, le erogazioni liberali in denaro, fino all?importo di 2 milioni di lire (pari cioè a 1.032,91 euro), a favore dell?Istituto centrale per il sostentamento del clero della Chiesa cattolica italiana.

Secondo il decreto ministeriale 12 dicembre 1988, ai fini della deduzione le erogazioni liberali di cui sopra dovrebbero risultare dal bollettino di conto corrente postale intestato all?Istituto stesso, quietanza liberatoria rilasciata a nome dell?istituto e, in caso di bonifico bancario, ricevuta rilasciata dalla banca attestante l?accredito effettuato, per detta causale, sul conto corrente intestato all?istituto.

Tutta questa documentazione, ovviamente, va debitamente conservata ai fini dell?eventuale verifica sulla spettanza delle deduzioni fiscali operate nella dichiarazione.

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