Leggi e norme
Discriminato in quanto disabile? Ecco i 44 enti che possono difenderti in giudizio
Un decreto del ministro Alessandra Locatelli aggiorna l'elenco degli enti di Terzo settore legittimati ad agire in giudizio in difesa delle persone con disabilità vittime di discriminazioni
di Redazione
Il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, di concerto con il ministro per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Maria Roccella, e il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone, ha firmato il decreto ministeriale sul riconoscimento e la conferma delle associazioni e degli enti legittimati ad agire in giudizio, in difesa delle persone con disabilità vittime di discriminazioni. Ben 39 dei 44 enti complessivamente legittimati afferiscono alla rete Anffas. Si tratta di un’opportunità fornita dalla legge n. 67 dell’1 marzo 2006, contenente le “Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni” e volta alla promozione della piena attuazione del principio di parità di trattamento e delle pari opportunità nei confronti delle persone con disabilità, al fine di garantire alle stesse il pieno godimento dei loro diritti civili, politici, economici e sociali. All’art. 4, intitolato “Legittimazione ad agire”, la legge riconosce ad alcuni enti, alla sussistenza di determinati requisiti, la facoltà di intervenire in ambito giudiziario nel contesto della discriminazione basata sulla disabilità, autonomamente e/o nell’ambito di specifici giudizi che abbiano ad oggetto atti o comportamenti discriminatori subiti da singole persone. Si tratta, quindi, di un prezioso strumento giuridico volto a garantire la tutela dei diritti delle persone con disabilità e a contrastare ogni forma di discriminazione che le stesse dovessero subire.
«Uno strumento, che diventa ancora più rilevante, anche in relazione alle attività dell’Agenzia nazionale Anffas volta al contrasto della discriminazione delle persone con disabilità e delle loro famiglie, della sua rete, nonché delle connesse azioni previste nel nuovo progetto “TuttInclusi – Ridurre le ineguaglianze promuovendo l’inclusione sociale”», si legge in una nota diffusa dall’Anffas nazionale.
Questi gli enti legittimati: Anffas nazionale, Anffas Basso Vicentino, Anffas Biellese, Anffas Bologna, Anffas Brescia, Anffas Busto Arsizio, Anffas Cesena, Anffas Corigliano Rossano, Anffas Correggio, Anffas Cremona, Anffas Grottammare, Anffas Lanciano, Anffas Legnano, Anffas Luino, Anffas Messina, Anffas Modena, Anffas Padova,Anffas Patti, Anffas Prato, Anffas Ragusa, Anffas Reggio Calabria, Anffas Salerno, Anffas Tortona, Anffas Trentino, Anffas Udine, Anffas Vallecamonica, Anffas Valsesia, Anffas Varese, Fondazione Alba Anffas Crema, Fondazione Anffas “Giulio Locatelli” di Pordenone, Fondazione Anffas Cagliari, Fondazione Anffas Chieti La Rosa Blu, Fondazione Anffas Coccinella Gialla di Cento, Fondazione Anffas Grottammare, Fondazione Anffas Macerata, Fondazione Anffas Torino Dignitade, Fondazione Palazzolo Acreide “Doniamo Sorrisi”, Anffas Regione Sicilia, Anffas Regione Abruzzo, Associazione Abilbyte Onlus Pineto (Te), Associazione Vitalba Aps Roma, Associazione italiana sclerosi multipla – Aism Aps/Ets Roma, Associazione Bambini Cerebrolesi Sardegna, La Casa di Sabbia Onlus Gignop (Ao).
Credit: foto di David Knudsen su Unsplash
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