Famiglia
Sono 200mila gli studenti che gestiscono mini-aziende
Il fenomeno, in crescita, è analizzato da uno studio della Commissione Ue
Da originali servizi di intrattenimento per gli anziani a mangimi alternativi per uccelli, ma anche a catarifrangenti per pedoni e a cuscini che vibrano per sostituirsi al fastidioso suono della sveglia. Sono alcuni dei prodotti e dei servizi inventati e messi in commercio da mini-aziende gestite da studenti di scuole superiori in tutta Europa. Un fenomeno in crescita, su cui la Commissione Ue ha pubblicato oggi un rapporto. Secondo i dati dell’esecutivo di Bruxelles, sono oltre duecentomila gli studenti europei, tra i 14 i 18 anni, coinvolti in queste nuove iniziative, che nascendo nelle scuole per fini pedagogici si trasformano spesso in vere e proprie attivita’ economiche che danno lavoro a un numero crescente di persone. Uno studio condotto in Norvegia (paese non membro Ue, ma incluso nel rapporto della Commissione) indica che nel 2005 nel paese scandinavo quasi 3.000 nuove aziende sono state avviate da studenti in questo modo, creando oltre 10.000 posti di lavoro. E tuttavia, le scuole superiori coinvolte sono ancora meno del 15% del totale nell’Unione europea (inclusa la Norvegia), con alcune importanti eccezioni, come la Gran Bretagna e l’Irlanda dove gli istituti di istruzione secondari che offrono questo tipo di formazione sono circa la meta’ del totale. Per l’Italia non sono disponibili i dati sulla diffusione di questi progetti nelle scuole, ”ma questo non vuol dire che non siano state avviate iniziative del genere”, ha spiegato Gregor Kreuzhuber, portavoce del commissario Ue all’impresa Gunter Verheugen.
Tra i prodotti inventati dagli studenti italiani si segnala, ad esempio, il cuscino con vibrazione interna della mini-azienda Snap Ja di Pontedera (Pisa). Il cuscino, denominato Linus dal nome del celebre personaggio dei fumetti, e’ una valida alternativa alla sveglia ed e’ particolarmente indicato per le persone con problemi di udito.
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