Sostenibilità

Sonni tranquilli

Praticano la raccolta differenziata, riducono i consumi idrici ed elettrici, valorizzano i prodotti tipici in cucina.

di Giampaolo Cerri

Albergo ecologico offresi. In attesa che l?Anpa, l?Agenzia nazionale per la protezione ambientale completi il lavoro,commissionato dall?Ue, sul marchio di qualità Ecolabel per i servizi ricettivi (i criteri saranno pronti entro l?anno), il turista responsabile si può accontentare degli «alberghi ecologici» di Legambiente.
Dal ?97 gli ambientalisti del Cigno stanno promuovendo accordi con le organizzazioni di categoria per produrre decaloghi di impegno destinati agli operatori turistici. «La sfida», dice Luigi Rambelli responsabile ecoturismo di Legambiente, «è diretta a valorizzare le specificità italiane, a considerare l?ambiente come un bene da usare ma del quale non approfittare, adottando azioni impegnative ma possibili e convenienti per la riduzione dei rifiuti, il risparmio idrico ed energetico, il contenimento del rumore e della congestione da traffico, la valorizzazione dei prodotti sani, della gastronomia locale, delle reti naturalistiche e monumentali».
Gli ecologisti hanno contrattato con gli albergatori della Costa Romagnola (Riccione, Lidi di Ravenna, Bellaria, Cervia, Cesenatico), dell?Appennino bolognese e, più recentemente, del Parco del Conero (Ancona), alcuni impegni relativi alla gestione. Complessivamente 127 strutture per 4.561 camere e 9.300 posti letto.
Hotel e pensioni si impegnano alla raccolta differenziata, ad applicare gli acceleratori di flusso ai servizi (per risparmiare acqua), a montare lampade a basso voltaggio negli ambienti comuni e almeno in un punto luce della camere, a noleggiare bici, a proporre pietanze ogm free e della cucina locale, oltre che a ridurre l?inquinamento acustico. Ogni anno gli impegni vengono ricontrattati per ottenere risultati migliori.
«Forniamo agli alberghi un kit di materiale comunicativo», spiega Rambelli, «adesivi da applicare nelle stanze e nei bagni, per sensibilizzare la clientela, e soprattutto schede di feed-back da presentere agli ospiti».
Lo scorso anno sono stati 650 i clienti che hanno voluto inviare il loro screening a Legambiente. «Su quella base abbiamo orientato i nostri controlli ed escluso dalla lista 3 alberghi di Riccione e uno del Conero».
I risultati cominciano a vedersi: «Sulle 57 strutture di Riccione», dice Legambiente, «stimiamo un risparmio idrico del 30%, mentre sono praticamente scomparse le confezioni monodose usate per le colazioni». Prossimi all?entrata nel circuito 7 campeggi del Delta Po (20mila posti letto) e 9 agriturismi del Parco dei Gessi, nei Colli bolognesi.
Da uno studio dell?Anpa e dell?Istat sui consumi turistici, Viaggi e Vacanze 2000, risulta infatti che il 13,3% dei turisti maschi e il 17,4% delle donne attribuisce «molta importanza alla gestione del servizio che rispetti l?ambiente». Se si prendono in esame i viaggiatori che considerano questo particolare «abbastanza importante», la percentuale supera il 30%.
Sullo sfondo gli enormi consumi del settore: 560 litri al giorno per presenza negli alberghi, mentre i consumi elettrici registrano una dissipazione di energia pari a 11 kwh al giorno (20 nei campeggi).

Occhio al cigno

Adesivi, schede di valutazione, manchette: la campagna ?Alberghi ecologici? di Legambiente prevede anche una cartellonistica di segnalazione per la clientela. Da quella che segnala l?adesione dell?esercizio a quelle, apposte nelle toilette, che invitano a non sprecare acqua, ad altre, applicate ai piani, per la raccolta differenziata.
www.legambienteturismo.it

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