Mondo

Sondaggio in Usa: il 55% non crede al piano di Bush per l’Iraq

Ma la maggior parte è contraria ad un ritiro immediato delle truppe.

di Chiara Brusini

Il 55 per cento degli americani non crede che il presidente George Bush abbia un piano che consentira’ agli Stati Uniti di conseguire la vittoria in Iraq. Questo quanto emerge da un nuovo sondaggio CNN/Usa Today/Gallup pubblicato poche ore dopo l’intervento con cui il presidente americano ha delineato a Annapolis, nel Maryland, la strategia di Washington. Crede invece all’esistenza di un efficace piano per la vittoria il 41 per cento degli interpellati, si legge sul sito della Cnn. Sei americani su 10 ritengono tuttavia che le truppe non dovrebbero essere ritirate dall’Iraq prima del conseguimento di determinati obiettivi e solo il 35 per cento degli interpellati crede che si debba fissare un calendario preciso per il ritiro delle truppe. Il sondaggio e’ stato realizzato ieri e non rappresenta un commento diretto alle parole pronunciate da Bush, perche’ il discorso e’ stato seguito in diretta dal 10 per cento appena del campione scelto, ma illustra comunque il punto di vista dell’opinione pubblica americana sull’argomento, precisa la Cnn. Il 54 per cento si e’ mostrato critico sulla gestione della guerra in Iraq da parte del presidente, mentre per il 44 per cento Bush sta svolgendo un buon lavoro. Gli americani appaiono divisi sulla possibilita’ di installare un governo democratico in Iraq che non venga rovesciato: una prospettiva plausibile per il 49 per cento degli interpellati, improbabile per il 47. Quanto alle forze di sicurezza irachene, il 54 per cento non crede che da sole, senza l’aiuto delle forze americane, siano in grado di garantire la sicurezza nel paese. Di parere contrario il 44 per cento del campione. Gli americani appaiono ancora piu’ scettici sulla possibilita’ per gli iracheni di sconfiggere il terrorismo ed impedire che il paese venga usato come base operativa da questi gruppi: pessimista il 63 per cento del campione, contro il 33 per cento. Infine il 48 per cento ritiene che la guerra rendera’ piu’ sicuro il territorio americano rispetto al terrorismo, almeno a lungo termine. Il 43 per cento e’ convinto del contrario.


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