Mondo

Somalia: scontri fra i clan

Nuovi scontri all'indomani della prima visita ufficiale del neopresidente somalo

di Emanuela Citterio

All’indomani della visita del nuovo presidente della Somalia a Mogadiscio, si sono registrati nuovi scontri fra clan rivali nella regione di Mudug, Somalia centrale. Ieri almeno 12 persone sono morte e 35 sono rimaste ferite.

Sono intanto tornati in Kenya, dove risiede provvisoriamente il nuovo governo della Somalia, il capo di Stato Abdullahi Yusuf Ahmed e il premier Mohammed Ali Gedi, dopo un tour di dieci giorni compiuto in varie zone del Paese, rimanendo però lontani dalla capitale Mogadiscio teatro negli ultimi mesi di numerosi episodi di violenza.

Scopo principale del viaggio, hanno fatto sapere fonti dell’agenzia Misna vicine al nuovo parlamento somalo, è stata l’individuazione della città che dovrà accogliere la capitale provvisoria della nuova Somalia, in attesa che la sicurezza a Mogadiscio migliori, magari col dispiegamento di una forza di pace internazionale (africana o dell’Onu) che possa avviare, proprio dalla capitale, il processo di disarmo e reintegro delle molte milizie armate presenti. La città data per favorita è per ora Baidoa.
Dal 1991, anno della caduta del dittatore Siad Barre, la Somalia non ha isitituzioni, e il territorio è controllato da più di 90 signori della guerra.

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