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Somalia: nominato nuovo governatore di Mogadiscio

Lieta sorpresa: Mohammed Assan Alì è uno storico attivista per la pace

di Joshua Massarenti

SUno storico attivista per la pace, Mohammud Assan Ali, a suo tempo anche membro del comitato olimpico somalo, e’ stato nominato oggi nuovo governatore di Mogadiscio dal premier del governo unitario federale Ali Mohamed Gedi. Lo ha reso noto l’Ansa.

Suo compito sara’ quello di tentare di ricreare nella capitale condizioni di convivenza e sicurezza che consentano di trasferirvi le nuove istituzioni democratiche somale emerse alla fine del 2004 dopo due anni di difficili colloqui di pace svoltisi in Kenya (i quattordicesimi, degli altri non c’e’ neanche piu’ memoria) che siedono ancora a Nairobi per motivi di sicurezza. Ma anche per un violento scontro intestino alla nuova leadership. La scelta di Hassan Ali’ appare agli osservatori un tentativo di mediazione tra le linea ‘dura’ del presidente della Repubblica Abdullahi Yusuf, che decisamente ritiene impossibile un rientro in tempi brevi a Mogadiscio (dove e’ molto malvisto), ed indica, in via transitoria, ma senza finora impegni sui tempi, Baidoa, uno dei suoi feudi; e la maggioranza dei piu’ importanti signori della guerra e dei parlamentari legati ai clan della vecchia capitale, che -pur facendo parte, e con incarichi di rilievo, del nuovo governo unitario- non transigono sul rientro appunto a Mogadiscio. Un problema, che rischia di essere esiziale e di azzoppare il nuovo corso prima ancora che comincia davvero a muoversi. Intanto da segnalare altre nomine, piu’ formali che sostanziali. Il generale Ismail Kassim Naji, gia’ ufficiale di Siad Barre, e’ stato nominato capo di stato maggiore. Di un esercito che non c’e’. Lo era, sempre alla testa di un esercito che non c’e’, anche col predecessore di Yussuf, e suo attuale arcinemico, Abdulkassim Salat Hassan. Viene da un clan minore, e quindi le etnie principali non lo temono. Nominato anche il presidente della Banca Centrale. Che, come l’esercito, non esiste.

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