Mondo

Somalia: morti e feriti in scontri “clanici”

Due fazioni somale si sono scontrate nel centro del Paese in vista dell'instaurazione dell'amministrazione transitoria

di Joshua Massarenti

Si contano almeno undici miliziani uccisi e altri dodici feriti in seguito agli scontri cje sono scoppiati oggi tra fazioni rivali di Baïdoa, nel centro della Somalia. Lo ha riferito all’Afp un capo miliziano che individua nella creazione di istituzioni transitorie somale locali la vera causa dello scontro armato.

Gli scontri hanno opposto i capi guerrieri dell’Esercito di resistenza Raharahwein (Rra), contrari alla decisione del governo di transizione somalo attualmente in esilio (Kenya) di installare un’amministrazione locale a Baïdoa.

Risale a inizio maggio la decisione del Parlamento transitorio somalo di creare nuove istituzioni in due città provinciali, Jowhar (90 kmn a nord della capitale Mogadiscio) e Baïdoa (250 km a sud di Mogadiscio). Le due città essendo ritenute più sicure rispetto alla capitale. La decisione fu vivamente contestata da un gruppo di parlamentari, alcuni dei quali signori della guerra nella capitale somala, convinti della necessità di installare le nuove istituzioni a Mogadiscio.

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