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SOMALIA. Hrw: Usa e altri Paesi aggravano la crisi

Human Rights Watch ha raccolto in un rapporto gli abusi subiti dai civili e denuncia: il resto del mondo fa poco e male per risolvere la crisi

di Redazione

«Gli Stati Uniti, l’Unione europea e i governi della regione hanno adottato poche misure positive per far fronte alla situazione somala che continua a peggiorare e troppo spesso i loro interventi hanno contribuito ad aggravarla». A lanciare l’accusa è l’organizzazione per la difesa dei diritti umani Human Rights Watch (Hrw) in un rapporto sulla Somalia diffuso a Nairobi. «L’Etiopia è parte nel conflitto, ma non ha fatto nulla per rispondere degli abusi commessi dai suoi militari» sottolinea Hrw. «Gli Stati Uniti, trattando la Somalia soprattutto come un campo di battaglia per la ‘guerra globale al terrorismo’, hanno perseguito una politica di sostegno acritico al governo di transizione e agli interventi dell’Etiopia, con il risultato che l’assenza di responsabilità alimenta i peggiori abusi. La Commissione europea ha garantito un appoggio diretto alla forza di polizia del governo di transizione senza chiedere alcun intervento significativo per migliorare il corpo armato e contrastare gli abusi».
Nel rapporto, Hrw accusa il governo somalo, le truppe etiopi e le forze della guerriglia di “diffuse e gravi violazioni del diritto di guerra”, riferendo di «attacchi indiscriminati, omicidi, stupri, uso dei civili come scusi umani e saccheggi».

«In Somalia, i combattenti hanno causato più danni ai civili che alla parte avversa – denuncia il responsabile per l’Africa di Hrw, Georgette Gagnon – non ci sono soluzioni rapide per la Somalia, ma i governi stranieri devono smetterla di gettare benzina sul fuoco con politiche sbagliate che rafforzano quanti commettono abusi».

Lo studio raccoglie le testimonianze di oltre 80 testimoni e vittime di abusi.

«Il mondo ha in gran parte ignorato gli orrori in atto in Somalia, ma le famiglie somale sono ancora alle prese con violenze che aumentano con il passare dei giorni – continua Gagnon – persino quelli che cercano di fuggire scoprono che gli abusi li seguono nel loro viaggio».

L’organizzazione denuncia violenze contro gli abitanti di Mogadiscio fuggiti dalla capitale e riparati nei campi sfollati di Afgoye e contro quanti cercano di raggiungere il vicino Kenya, ritrovandosi alla mercè di milizie e poliziotti corrotti, ricordando anche le centinaia di persone morte durante la traversata in mare alla volta dello Yemen. «La crisi somala – conclude – non è solo un incubo per la sua popolazione, ma anche una minaccia regionale e un problema globale. Il mondo non può più permettersi di tergiversare per trovare soluzioni più efficaci».


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