Mondo

Somalia, appello delle Ong Italiane ai somali: «Aiutateci a lavorare»

Lanciato una richiesta ai cittadini: «Lottate con noi, la situazione è preoccupante»

di Redazione

Dopo il rapimento avvenuto due giorni fa di altri cinque operatori umanitari in Somalia, questa volta appartenenti alla Ong italiana “Water for life”, tutti di nazionalità somala, le Ong italiane presenti in Somalia rivolgono un nuovo appello a tutti i somali, in Somalia o all’estero.
 
«I sequestri di persona – dice Sergio Marelli, Presidente dell’Associazione ONG Italiane – sono divenuti ormai un’arma quotidiana che colpisce personale italiano e internazionale ma anche personale somalo in modo crescente. La situazione è preoccupante, anche perché mai in Somalia si erano visti crimini organizzati con questa ampiezza e frequenza».
 
Crimini che ancora una volta colpiscono persone impegnate per il bene comune che nonostante i rischi e le difficoltà hanno continuato a portare aiuto. Persone impegnate nelle organizzazioni umanitarie come Mohamud Abdi Aden, Faaduma Suldaan ‘Abdirahman, Iolanda Occhipinti, Giuliano Paganini, Abdirahman Yusuf Arale “John”, Hassan Mohamed Ali, Murray Watson, Patrik Amukhuma e molti altri ancora.
 
«La Somalia non può accettare che questa crudeltà continui – afferma Marelli, sempre citando l’appello – impedendo ogni tentativo di portare aiuto e sostegno alle popolazioni, distruggendo ogni sforzo per riportare la pace. Noi ci siamo e continueremo ad essere al vostro fianco, ma potremo farlo solo di fronte ad una forte e decisa reazione di tutti i somali contro questo dilagare di criminalità e disumanità».
 
Intanto, fa sapere Marelli, per quanto riguarda il rapimento dei connazionali italiani Jolanda Occhipinti e Giuliano Paganini insieme al collega Abdirahman John avvenuto in Somalia il 21 maggio scorso «il Cins sta continuando a seguire costantemente, con le istituzioni italiane, le vie individuate per la liberazione di Iolanda, Giuliano e Abdirahman. Con questo nuovo appello delle Ong in Somalia ci auguriamo si possa giungere ad una soluzione positiva e nei tempi più brevi possibili del loro rapimento e di tutti gli altri».

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