Mondo

Somalia, allarme di Medici senza frontiere

Sono centinaia ogni giorno le persone ferite a causa della violenza diffusa in Somalia e degli scontri fra clan

di Emanuela Citterio

Una spirale di violenza che sembra senza fine sta avendo effetti disastrosi sulla popolazione in Somalia. La denuncia arriva da Medici senza frontiere, che gestisce due ospedali nella città centrale di Galkayo, divisa in due dal conflitto fra due clan, Darod e Hawiye. Le due strutture hanno registrato più di 500 persone ferite da armi nella prima metà del 2005, con una media di tre al giorno, fra cui molte donne e bambini. “L’aspetto spaventoso è che la Somalia non è neppure ufficialmente un Paese in guerra” ha detto oggi Colin Mcllreavy, capo della missione per la Somalia di Msf. “Questo livello di violenza è semplicemente un riflesso della brutalità che la popolazione somala è costretta a subire ogni giorno”, ha detto il portavoce di Msf. “La violenza estrema è divenuta parte dell’esistenza quotidiana e l’effetto sulla popolazione è catastrofico”.


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